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SHABBAT KI TAVÒ - 23/24 SETTEMBRE 2016 

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                                       U
                 Derashà sulla parashat hashavua

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       “Maledetto chi non ottempererà a tutte le parole di questa Torah
       per metterle in pratica…” (Devarim 27, 26).
       Ci sono ebrei che ottemperano alle mitzvot non con la sincera
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       essere considerati alla stregua di persone importanti e rette, ed
       in tal modo ottenere vantaggi di natura anche economica o, co-
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       l’Aqedat Yitzchaq zz”l, corrisponde a quanto troviamo scritto
       nella parashà: “Maledetto chi non ottempererà […] per metterle
       in pratica…” (Devarim 27, 26), ovverosia colui che non ottem-
       pera ai precetti della Torah “per metterli in pratica” ma solo per
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38 servire Hashem con sincerità ed integrità. Un tale ebreo, secondo
       la Torah, rientra quindi nella categoria dei soggetti “maledetti”…
       Spiega invece il Ktav Sofer zz”l che la maledizione in questione
       è riferita a coloro che – al pari dei vari movimenti ebraici c.d.
       “riformati” – intendono “alleggerire” l’obbligo di rispettare la no-
       stra Santa Torah annullando parte delle mitzvot, con l’asserito
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       un po’ all’interno dell’ebraismo: sin dalla hasqalà ~ illuminismo
       ebraico dal 18° secolo, infatti, le correnti ebraiche riformate han-
       no sempre (erroneamente) ritenuto che se si chiede “troppo” agli
       ebrei delle nuove generazioni li si induce ad allontanarsi dalla
       Tora e dall’ebraismo. La Torah – fa notare il Ktav Sofer zz”l – pre-
       cisa invece in proposito che deve considerarsi “maledetto chi non
       ottempererà a tutte le parole di questa Torah per metterle in
       pratica…” (Devarim 27, 26), così intendendo espressamente rife-
       rirsi a colui che sostiene la non necessarietà di rispettare tutta la
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       “metterla in praticadzƒŽ‡‘’ƒ”œ‹ƒŽ‡–‡ǡƒơ‡”ƒŽǯ‘’’‘”–—‹–
       di annullare parte di essa...
        - Scritto da Giorgio Calò -
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