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20 SETTEMBRE 2016
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E’ scritto nei Salmi: “Come io cervo anela ai corsi d’acqua, così
la mia anima anela a Te oh Hashem. La mia anima ha sete di
Hashem, del D.o vivente. Quando potrò venire a prostrarmi
davanti ad Hashem!?” Hashem ha creato cose come il ferro e le
pietre, che non hanno bisogno di mangiare e bere, ed animali
e vegetali, i quali invee hanno bisogno del cibo. Per questo mo-
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senza cibo muoiono. Certamente l’uomo ha bisogno di cibo,
ma essendo composto i corpo e anima, non solo il primo deve
essere nutrito, ma anche l’anima ha bisogno del suo “cibo”. Il
“cibo” dell’anima, però, essendo essa spirituale, non è materia-
le come quella dei vegetali e degli animali. Il Ramchal spiega
che l’anima è una specie di santissima luce spirituale prove-
niente da Hashem: quindi anche il suo cibo è un aggiunta di
32 luce spirituale da Lui proveniente. Quando le si dà questo cibo,
4 Ǹ ɑ ɜ Ȑ ȇ ̄ allora l’anima riceve nuove forze e vitalità mentre quando la si
priva di esso, essa percepisce vuoto e malessere. Questo inten-
deva david dicendo: “Come il cervo anela ai corsi d’acqua, così
la mia anima anela a Te, Oh Hashem”. Così come il cervo nel
deserto, nell’ora calda cerca una fonte d’acqua, senza che qual-
cuno glielo abbia insegnato, ma per sua natura, e se gli dessimo
altre cose non vi presterebbe attenzione, anche l’anima è as-
setata di Hashem, di ricevere da Lui ancora luci spirituali, per
essa indispensabili.
Queste luci pervengono all’uomo attraverso lo studio della
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averot e l’aiuto al prossimo. Da ciò l’anima prende la vitalità e la
potenza spirituale. Se poi, mentre si eseguono, si aggiungono
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ulteriori, potentissime forze spirituali, in grado di cambiare
notevolmente l’essenza della vita e il modo di vivere.
(tratto dal libro Divrè yakov)