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..continua da ieri
-Cosi sulla frutta e le verdure che vengono tritate con un mixer, sui ¨
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base di farina di mais come la Tchina, sul marzapane (noci completa-
mente tritate) e humus, si benedice Sheakol Nia Bidvarò.
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sono stati completamente tritati, c’è dubbio su quale berachà bisogna
recitare dopo averli mangiati “Al Aetz Veal Pri Aetz” oppure “Borè Ne-
fashot”. Scrive la mishnà berurà, che in un caso come questo, bisogne-
rebbe mangiare uno dei sette frutti interi e anche un altro alimento la
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Veal Pri Aetz” e “Borè Nefashot”, si esce da ogni dubbio.
-Se non si ha un altro alimento e ha mangiato solo il frutto tritato,
può benedire “Al Aetz Veal Pri Aetz”. (Secindo Rav Mordechai Eliau
in questo caso non si benedice “Al Aetz Veal Pri Aetz” bensì “Borè
Nefashot”)
-Per quanto riguarda il riso o i cinque cereali, non sussiste la regola ri-
portata sopra (ieri) ossia che un cibo che non viene riconosciuto come
tale, si benedice sheakol, poichè sui cinque cereali si benedice “Borè
Minè Mezonot” e dopo come Berachà Acharonà “Al Amechià” anche
se non lo si riconosce.
-Se il modo solito di mangiare quel frutto è tritandolo prima, si be-
nedice su di esso la beracha appropriata anche se irriconoscibile per
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-Le verdure o la frutta che sono state tritate, però sono ancora rico-
noscibili dalla forma, si benedice su di essa la berachà appropriata.
-Le melanzane tagliuzzate, che si riconoscono come tali, si benedice
Bore Peri Adamà.
-La marmellata di confettura, la cui frutta non è completamente tri-
tata, si benedice su di essa la berachà adeguata al frutto con cui è stata
fatta.
-L’insalata composta da carote, carubbe e barbabietole ecc... che sono
state tritate ma non completamente, si benedice su di essa “Bore Peri
Adamà”.
-L’avocado sia se è stato tritato con la forchetta sia con la macchina
per tritare, si benedice “Bore Peri Haetz” essendo ancora riconoscibi-
le anche dopo la tritatura.