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Le 248 Mizvot positive corrispondono alle 248 membra del corpo.
0ƨƦƞƧƭƢƝƢ+ƚƥƚƤơƺOgni Mizvà positiva compiuta, nutre la spiritualità di un membro
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dell’uomo era di dargli il massimo della Sua Gentilezza, più oppor-
tunità abbiamo di compiere il Volere di D., maggiore è la ricompen-
sa eterna che Egli può elargirci. Inoltre, più Mizvot negative ci sono,
più è possibile ottenere una ricompensa semplicemente evitando di
compierle, equivalente al compimento di una positiva. Il Rambam
da un altro motivo per così tante Mizvot. Perché possiamo merita-
re l’Olam Habà (il Mondo Futuro), dobbiamo compiere almeno una
Mizvà (delle 613) correttamente, nella sua interezza, per amore per D.,
e solo per D. In questo modo, H’ ci ha dato Mizvot in abbondanza per
assicurarsi che ogni ebreo possa eccellere in almeno una Mizvà e po-
ter, così, meritare l’Olam Habà. Prendiamoci cura delle nostre Mizvot
compiendole, perfezionando i nostri tratti del carattere e ottenendo
l’Olam Habà.
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Le donne devono essere più attente [ad adempiere alla Mitzvà dell’ac-
censione delle candele dello Shabbat] poichè esse si trovano spesso in
casa a svolgere le faccende domestiche.
Se non si hanno abbastanza soldi per acquistare sia le candele per lo
Shabbat che il vino per il Kiddush che si farà la sera, le candele per
lo Shabbat hanno la precedenza [e dovranno essere comunque ac-
quistate anche se si dovrà rinunciare a comperare anche il vino]. Allo
stesso modo se non si hanno abbastanza soldi per acquistare sia le
candele per lo Shabbat che le candele [da accendere durante la festa]
di Chanukkà, le candele per lo Shabbat hanno la precedenza poichè
[esse si accendono] per la “Shalom Bait - Pace della Casa (Pace fa-
miliare)”, e non può esserci “Shalom Bait” senza candele accese.
(Schulchan Aruch Orach Chaijm Cap. 263, 3)
La Mishnà Berurà spiega che la donna ha la precedenza sulla accen-
sione delle candele per lo Shabbat anche se l’uomo vuole accenderle
di persona, ed anche quando la donna è nel periodo del ciclo deve es-
sere lei ad accenderle ed a dire la relativa Berachà. Continua a pag. 55
