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4 Ǹ ɑ ɜ Ȑ ȇ ̄ 13 SETTEMBRE 2016
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Il punto fondamentale della Teshuvà* è il cambiamento della perso-
na. Se la persona non cambia il suo modo di vita, anche se dovesse
prendere centro galline e usarle come “kapparot”**, è come se non
facesse nulla.
La teshuvà è un regalo fantastico che Hashèm ci ha dato in mano, la
teshuvà è: “Torna Israele ad Hashem tuo Dio”. Non dobbiamo fermar-
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Che vuol dire arrivare ad Hashem? Il talmud nel trattato di Chaghigà
(13.a) insegna: La distanza che c’è dalla sfera terrestre al primo cielo,
quello più vicino a noi, è di cinquecento anni. Dal primo cielo al se-
condo cielo, la distanza è di cinquecento anni e così è la distanza tra
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settimo cielo e il trono della gloria, dove “siede” Hashem, è pari alla
distanza tra la sfera terrestre al settimo cielo. La nostra anima non
20 proviene né dal primo cielo né dal secondo cielo e né da nessun cielo,
la nostra anima proviene direttamente dal trono della gloria. Hashem
ha preso la nostra anima santa e pura da sotto il suo trono e l’ha data
a noi in custodia per una manciata d’anni, e noi cosa facciamo? L’ha
sporchiamo e l’ha rendiamo impura con le nostre stupidaggini.
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sua anima alla stesso punto iniziale, allo stesso punto incredibile dove
stava prima di essere messa nel nostro corpo.
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“Hashem tuo Dio”, non dobbiamo deviare il nostro cuore, non dob-
biamo dare allo yezer harà la possibilità di intromettersi in qualsiasi
questione della nostra vita!!
* Teshuvà: È il ritorno della persona verso le vie di Hashem, cambiamento
radicale da una vita lontana dai principi della Torah e delle Mizvoth, per una
vita caratterizza dai principi della Torah e delle mizvoth.
** Kapparot: Usanza praticata la vigilia di Kippur, che consiste nel shachtare
una gallina come espiazione dei peccati.
- Scritto da David Jonas -