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30 ottobre 2014 ‫ו’ חשון תשע”ה‬

GiovedìMomenti di Halakh‫י‬à‫יום חמיש‬

DOMANDA: Che cosa s’intende per “maim acharonim”?

RISPOSTA: In passato esisteva un tipo di sale, chiamato “Melach
Sedomìt” (il sale di Sodoma), che aveva la forza di accecare. Per
questo i Maestri decretarono di lavare le dita delle mani dopo aver
concluso un pasto a base di pane, per il timore che si fosse utiliz-
zato il sale di Sodoma durante il pasto e che si fossero toccati gli
occhi con le mani sporche di sale. Questo lavaggio è chiamato nel
Talmud “maim acharonìm”.

-Anche se ai giorni d’oggi questo sale non è comune, tuttavia, sia
gli uomini sia le donne devono compiere “maim acharonim”, poi-
ché c’è anche un motivo mistico in questo.

-Se non si ha l’acqua si può utilizzare qualsiasi altra bevanda all’in-
fuori del vino, poiché sarebbe un disprezzo nei confronti del vino.

-Bisogna sciacquare tutte le dita delle mani fino alle nocchie (non
comprese). Tuttavia non si abbondi nella quantità d’acqua, poiché
è presente nell’acqua utilizzata per il “maim acharonìm” , “Ruach
Raà” (“spirito cattivo”).

-Per questo motivo non bisogna versare l’acqua del “maim acharo-
nim” per terra, bensì nel lavandino.

-Non si può parlare tra “maim acharonìm” e la “birkàt ha-mazòn”.

-Nel caso in cui si abbia parlato non si deve compiere nuovamente
“maim acharonìm”.

(Tradotto dai libri “Le regole del pasto”; “Halichòt Olàm”; “Yalkùt
Yosèf ”)

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