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28 ottobre 2014 ‫ד’ חשון תשע”ה‬

MartedMì omenti di Musar ‫יום שלשי‬

ROSH CHODESH
…......continua da ieri
Conoscere i movimenti delle costellazioni con tale precisione da riuscire a
calco­larli fino alla frazione di un secondo è al di là dell’abilità umana, oltre
ai limiti della conoscenza umana.
Non ci sono mai stati strumenti che permettessero la misurazione esatta
necessaria a stabilire il molàd.
Gli astronomi delle nazioni facevano i propri calcoli basandosi sull’os-
servazione e sulla sperimentazione. Inizialmente, adottavano un’ipotesi
per predire la comparsa della luna nuova; quando la prima ipotesi si di-
mostrava inesatta, correggevano i calcoli di conseguenza. Tuttavia, non
erano in grado di stabilire un calcolo permanente che non comportasse
adattamenti.
Se Moshè Rabbènu fosse stato un astronomo e, quindi, avesse basato il
calcolo del calendario soltanto su osservazioni scientifiche, tale calenda-
rio si sarebbe dimostrato sicuramente inesatto con il passare del tempo.
Se, Dio non voglia, avesse sbagliato, anche di una frazione di secondo, oggi
la differenza tra i suoi calcoli e la comparsa del molàd sarebbe grande.
Dalla vita di Moshè sono trascorsi più di 3 300 anni, che equivalgono a
circa 41000 cicli lunari; quindi, oggi, persino un errore minimo nel calcolo
mensile sarebbe distintamente visibile.
Perciò, la scienza non può sperare di misurare con precisione elementi di
portata universale. Se l’uomo non è in grado di garantire un’accuratezza
assoluta quando ha a che fare con il finito, come può sperare di evitare
errori avendo a che fare con l’infinito?
Dio ha dato a Moshè un metodo per calcolare con precisione l’apparizio-
ne della luna nuova ed egli, a sua volta, lo ha trasmesso a Yehoshùa, che
lo ha trasmesso agli anziani. Questi hanno tramandato questi calcoli ai
profeti, che li hanno trasmessi agli uomini della Grande Assemblea. In
seguito, sono stati trasmessi ai Maestri più eminenti di ogni generazione,
fino all’epoca di Hillèl II. Fintanto che la santificazione della luna nuova
si è basata sulla dichiarazione dei testimoni, i Maestri della genera­zione
relativa non si sono avvalsi del metodo del calcolo, poiché era mitzvà sta-
bilire il mese nuovo come prescritto dalla Torà. Tuttavia, il bet din era in
grado di verificare la veridicità della testimonianza basandosi sui calcoli
che sapevano fare. Ma quando Hillèl vide che non era più possibile santi-
ficare il mese basandosi sulla testimonianza, rivelò i calcoli del calendario
che erano stati trasmessi dai tempi di Moshè e santificò anticipatamente
tutti i mesi a venire in base a questo metodo.
(tratto dal libro Sefer Atodàa tradotto da Morashà)

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