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28 ottobre 2014 ‫ד’ חשון תשע”ה‬

MartedMì omenti di Halakh‫י‬à‫יום שלש‬

REGOLE RIGUARDANTI ROSH CHODESH

DOMANDA: Perché non si legge l’hallel completo di Rosh Chodesh?
RISPOSTA: Per far si che ci sia un riconoscimento tra la recitazione
dell’hallel come obbligo dettato dai maestri come per i moadim ecc.,
e rosh chodesh stesso essendo questo “solo” un uso antico adottato
dal popolo ebraico. Un altro motivo per il quale non si recita l’hal-
lel completo è perché questo è anche un giorno di espiazione come
Rosh Ashanà e Kippur, rappresentando quindi un tempo di giudizio,
allora non lo si canta con piena esaltazione, bensì con timore.
-Secondo l’uso sefardita non si recita la benedizione dell’hallel quan-
do lo si recita incompleto, vale a dire saltando il salmo di “lo lanu” e
“aavti ki ishmà”. Secondo però l’uso ashkenazita e anche quello ita-
liano si benedice anche sull’hallel incompleto.
-A una persona che adotta l’uso sefardita e vuol fare da chazan per un
pubblico ashkenazita o italiano, è vietato recitare la berachà anche se
ha l’intenzione di far uscire tutto il pubblico, quindi sarà preferibile
non farlo salire come chazan in quella occasione.
-Nel caso invece che un sefardita senta la benedizione dell’hallel in-
completo non risponderà amen ad alta voce bensì meditando.
-La mizwà della recitazione dell’hallel va eseguita in piedi, dal mo-
mento che questa è una testimonianza e una lode ad Hashem per le
sue bontà e miracoli che ci fa ogni giorno, e quindi la testimonianza
va fatta in piedi. Persino appoggiarsi al muro o al tavolo è vietato, a
meno che non si tratti di una persona anziana o malata per le quali è
permesso alleggerire.
-E’ vietato interrompere parlando durante l’hallel, a meno che non si
debba rispondere ad un compagno che ci saluta o salutare per primi
una persona che merita onore (come un Maestro o un genitore). Nel
caso si senta durante l’hallel il kaddish o la kedushà è permesso ri-
spondere amen. Per il kaddish però c’è un’eccezione nel caso si abbia
recitato la benedizione dell’hallel: per gli italiani e gli ashkenaziti si
potrà rispondere solo ai primi quattro amenim del kaddish, invece
per i sefarditi che non recitano la berachà quando non lo si completa,
si potrà rispondere a tutti gli amenim del kaddish.

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