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1 novembre 2014 ח’ חשון תשע”ה
Sabato Momenti di Musar יום שבת
Parashat Lech Lechà
“Avràm disse: «Giacché Tu non mi hai dato un discendente, ecco che il
mio erede sarà un servo che mi è nato in casa». Allora gli fu rivolta questa
parola da Hashem dicendo «Non sarà questa persona a diventare tuo erede,
ma chi erediterà da te sarà qualcuno che verrà dalle tue viscere!». [Hashem]
lo condusse fuori e disse «Guarda verso il cielo e conta le stelle, se le riesci
a contare!» e gli disse ancora: «Così numerosa sarà la tua discendenza!»”
(Bereshit 15, 3-5).
I nostri Maestri insegnano che ciò distingue il popolo d’Israele dagli altri
popoli è solo ed esclusivamente l’adempimento delle mitzvot comandate
nella Torah, il quale ha la possibilità di condurre gli stessi al di fuori delle
linee tracciate dal destino assegnato loro dal Sig-re D-o.
Quando Hashem appare ad Avràm dopo la guerra contro i quattro re, è
scritto infatti che Egli “condusse fuori” il nostro patriarca per mostrargli
il cielo ed assicurargli che la sua discendenza sarebbe stata numerosa come
le stelle (Bereshit 15, 3); secondo quanto spiegato nel Talmud (Shabbat
156a), in quel frangente Hashem disse ad Avràm: “Esci (abbandona) dai
tuoi calcoli astrologici ciò che hai visto nei segni dello zodiaco, cioè il
fatto che tu sei destinato a non avere figli. Poiché Avràm è destinato a
non averne ma AvraHam (con l’aggiunta della lettera “He”, cha ha valore
numerico di 5 e rappresenta i cinque libri della Torah) avrà dei figli”.
Nella parashà di Vaetchannan troviamo scritto “Fai attenzione a che tu
non giunga a levare i tuoi occhi al cielo e, vedendo il sole, la luna, le stelle
e tutte le schiere dei cieli che Hashem ha assegnato a tutti i popoli
che si trovano sotto tutti i cieli, non ti senta indotto a inchinarti a loro
e a servirli. Hashem vi ha preso e vi ha fatto uscire dal crogiuolo di ferro,
dall’Egitto, perché diveniste la nazione del Suo possesso, come siete
oggi” (Devarim 4, 19-20): da qui hanno imparato i nostri Maestri che “En
Mazal leIsrael – Non c’è sorte per il popolo d’Israele”, a differenza delle
altre nazioni le quali, come scritto nella Torah, sono state sottoposte da
Hashem alla diretta influenza degli astri, e che quindi hanno già un destino
prestabilito ed immutabile. Il popolo d’Israele, essendo “Am Nachalà –
Nazione del Suo possesso”, cioè essendo sotto la guida e la protezione
solo di HaQadosh Baruch Hu, ha invece la possibilità di governare il suo
futuro tramite l’osservanza o meno dei precetti da Lui comandati.
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Sabato Momenti di Musar יום שבת
Parashat Lech Lechà
“Avràm disse: «Giacché Tu non mi hai dato un discendente, ecco che il
mio erede sarà un servo che mi è nato in casa». Allora gli fu rivolta questa
parola da Hashem dicendo «Non sarà questa persona a diventare tuo erede,
ma chi erediterà da te sarà qualcuno che verrà dalle tue viscere!». [Hashem]
lo condusse fuori e disse «Guarda verso il cielo e conta le stelle, se le riesci
a contare!» e gli disse ancora: «Così numerosa sarà la tua discendenza!»”
(Bereshit 15, 3-5).
I nostri Maestri insegnano che ciò distingue il popolo d’Israele dagli altri
popoli è solo ed esclusivamente l’adempimento delle mitzvot comandate
nella Torah, il quale ha la possibilità di condurre gli stessi al di fuori delle
linee tracciate dal destino assegnato loro dal Sig-re D-o.
Quando Hashem appare ad Avràm dopo la guerra contro i quattro re, è
scritto infatti che Egli “condusse fuori” il nostro patriarca per mostrargli
il cielo ed assicurargli che la sua discendenza sarebbe stata numerosa come
le stelle (Bereshit 15, 3); secondo quanto spiegato nel Talmud (Shabbat
156a), in quel frangente Hashem disse ad Avràm: “Esci (abbandona) dai
tuoi calcoli astrologici ciò che hai visto nei segni dello zodiaco, cioè il
fatto che tu sei destinato a non avere figli. Poiché Avràm è destinato a
non averne ma AvraHam (con l’aggiunta della lettera “He”, cha ha valore
numerico di 5 e rappresenta i cinque libri della Torah) avrà dei figli”.
Nella parashà di Vaetchannan troviamo scritto “Fai attenzione a che tu
non giunga a levare i tuoi occhi al cielo e, vedendo il sole, la luna, le stelle
e tutte le schiere dei cieli che Hashem ha assegnato a tutti i popoli
che si trovano sotto tutti i cieli, non ti senta indotto a inchinarti a loro
e a servirli. Hashem vi ha preso e vi ha fatto uscire dal crogiuolo di ferro,
dall’Egitto, perché diveniste la nazione del Suo possesso, come siete
oggi” (Devarim 4, 19-20): da qui hanno imparato i nostri Maestri che “En
Mazal leIsrael – Non c’è sorte per il popolo d’Israele”, a differenza delle
altre nazioni le quali, come scritto nella Torah, sono state sottoposte da
Hashem alla diretta influenza degli astri, e che quindi hanno già un destino
prestabilito ed immutabile. Il popolo d’Israele, essendo “Am Nachalà –
Nazione del Suo possesso”, cioè essendo sotto la guida e la protezione
solo di HaQadosh Baruch Hu, ha invece la possibilità di governare il suo
futuro tramite l’osservanza o meno dei precetti da Lui comandati.
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