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1 novembre 2014 ח’ חשון תשע”ה
Sabato Momenti di Halakhàיום שבת
REGOLE DI SHABBAT
Accensione dei lumi di Shabbat
-Quando si accendono i lumi dello Shabbat, a priori ci si deve met-
tere l’intenzione di farlo in onore della festa persino nel caso non
si reciti la berachà. Quindi per ogni luce (persino elettrica) che
si accende per illuminare la casa, lo si faccia con kavanà di gra-
tificarsene e goderne in onore dello Shabbat. (Riguardo le regole
dell’accensione con una lampadina elettrica si guardi momenti di
Torà nel 26 di Av)
-Dal momento che c’è una discussione tra le autorità rabbiniche se
ci sia o meno la mizwà di accendere i lumi dello Shabbat in un luo-
go già illuminato, allora chi vuole essere rigoroso spenga le luci nel
posto dove si ha l’intenzione di accenderli (dove si mangia come
studiato) e dopo averli accesi, si accendano anche le altre luci della
casa necessarie per lo Shabbat.
-La regola su riportata riguarda la donna sefardita e tutti gli uomini
(vedi sopra). Per la donna ashkenzita e per le donne italiane che
hanno l’obbligo di benedire dopo l’accensione, visto che ricevono
lo Shabbat dal momento della berachà, dovranno anch’esse spe-
gnere prima le luci nel posto dove si compie la mizwà, ma devo-
no incaricare il marito o un altro membro della famiglia, che non
abbia accettato lo Shabbat precedentemente, di accendere le altre
luci della casa necessarie per la festa, subito dopo l’adlakat nerot
della donna, per far si che l’accensione ricada su tutta l’illumina-
zione presente. Nel caso però non ci sia un’altra persona che possa
accendere le altre luci dopo l’adlakat nerot della donna, allora se c’è
la possibilità, si attivi l’orologio di Shabbat che accenderà automa-
ticamente le luci della casa dopo compiuta la mizwà.
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Sabato Momenti di Halakhàיום שבת
REGOLE DI SHABBAT
Accensione dei lumi di Shabbat
-Quando si accendono i lumi dello Shabbat, a priori ci si deve met-
tere l’intenzione di farlo in onore della festa persino nel caso non
si reciti la berachà. Quindi per ogni luce (persino elettrica) che
si accende per illuminare la casa, lo si faccia con kavanà di gra-
tificarsene e goderne in onore dello Shabbat. (Riguardo le regole
dell’accensione con una lampadina elettrica si guardi momenti di
Torà nel 26 di Av)
-Dal momento che c’è una discussione tra le autorità rabbiniche se
ci sia o meno la mizwà di accendere i lumi dello Shabbat in un luo-
go già illuminato, allora chi vuole essere rigoroso spenga le luci nel
posto dove si ha l’intenzione di accenderli (dove si mangia come
studiato) e dopo averli accesi, si accendano anche le altre luci della
casa necessarie per lo Shabbat.
-La regola su riportata riguarda la donna sefardita e tutti gli uomini
(vedi sopra). Per la donna ashkenzita e per le donne italiane che
hanno l’obbligo di benedire dopo l’accensione, visto che ricevono
lo Shabbat dal momento della berachà, dovranno anch’esse spe-
gnere prima le luci nel posto dove si compie la mizwà, ma devo-
no incaricare il marito o un altro membro della famiglia, che non
abbia accettato lo Shabbat precedentemente, di accendere le altre
luci della casa necessarie per la festa, subito dopo l’adlakat nerot
della donna, per far si che l’accensione ricada su tutta l’illumina-
zione presente. Nel caso però non ci sia un’altra persona che possa
accendere le altre luci dopo l’adlakat nerot della donna, allora se c’è
la possibilità, si attivi l’orologio di Shabbat che accenderà automa-
ticamente le luci della casa dopo compiuta la mizwà.
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