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‫כד’ תמוז תשע”ה‬

Momenti di Halakhà

Regole di Shabbat
Alachot riguardanti le tefillot del Sabato

-I sefarditi di Shabbat usano recitare dopo aver aperto l’aron akodesh,       51
la preghiera di Brich Shmè. Questa formula è in lingua aramaica ed
è spiegato sullo Zohar parashat Vaiakel, la grande santità di questo          ‫יום שבת‬
brano, il quale lo si legge solo nelle tefillot dello Shabbat e Moadim.
(gli ashkenaziti lo recitano anche nei giorni feriali quando si legge il
Sefer Torà). Gli italiani non usano recitarlo.
-Ha detto Rabbi Shimon Bar Yochai: ”Quando si tira fuori il Sefer Torà
per leggerlo in pubblico, si aprono le porte del cielo e della misericordia
e si risveglia l’amore di Hashem, allora a questo punto è molto
favorevole recitare il Brich Shmè”. È opportuno quindi che ognuno si
impari la traduzione di questa importante preghiera per recitarla con
maggior attaccamento. Per chi non ha l’uso di recitarlo, è consigliabile
profittare di questo momento proficuo, e pregare Hashem per ogni
necessità materiale e spirituale anche con le proprie parole.
-In molte comunità sefardite c’è l’uso, quando si porta il Sefer Torà
sulla tevà, di tenerlo aperto per dar modo ai presenti di guardare le
lettere della Torà, che secondo la mistica, emanano una luce spirituale
benefica all’anima.
-La lettura della Torà in pubblico di Shabbat, è un disposizione fatta da
Moshè Rabbenu. Le donne non hanno l’obbligo di assistere alla lettura
della Torà.
-Durante la lettura della Torà c’è il divieto assoluto di parlare persino di
divrèi Torà – discorsi di Torà, e maggior ragione di cose futili o proibite
chas veshalom. Bensì si deve fare attenzione di seguire la lettura parola
per parola con timore ed estrema attenzione.
-Persino tra una alià-salita al sefer, è bene rimanere in silenzio o leggere
un libro, o rispondere Amen, alla benedizione del Misheberach che si
da a colui che è salito alla lettura del Sefer, compiendo così la mizwà di
ama il tuo prossimo come te stesso.
-Il numero minimo delle aliot di Shabbat è di sette all’infuori del Maftir
lettore della aftarà, e se c’è la necessità, se ne possono aggiungere
qualcuna, specialmente in occasione di un Bar Mizwà o in presenza
di uno sposo.
-Il gabai del tempio faccia molta attenzione a non gravare sul pubblico
esagerando con il numero di chiamate, per non causare l’impazienza
del pubblico e conversazioni futili nel Bet Akenenset chas veshalom.
(tratto da Ashabat Bealachà Veagadà e Piskèi Tshuvot)
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