Page 34 - momentiIyar75
P. 34

4 maggio 2015

               Momenti di Musàr

        Pèsach Shenì

        Nella parashà di Bealotechà cap.9 v.9 viene riportata la ques-

        tione del Pesach shenì. Moshè comandò precedentemente a

        questo episodio, per nome di Hashem, di sacrificare il “korban

        pesach – sacrificio pasquale”. Questo sacrificio era obbligato-

        rio che si sacrificasse solamente alla vigilia di pesach, e doveva

        venir offerto solo in stato di purità; in caso contrario coloro che

        erano impuri erano esenti dall’offrirlo. Tuttavia, come risapu-

        to, all’uscita degli ebrei dall’Egitto, il popolo d’Israele prese con

        sé le ossa di Yosef, come fece giurare di farlo egli stesso ai suoi

        discendenti prima della morte. In tal caso tutti i trasportatori

        di turno dell’arca si resero impuri a causa del morto, e si resero

        impossibilitati quindi, dal portare il korban pesach nel tem-

        po stabilito. Quelle persone addolorate dal gravo, andarono a

        lamentarsi con Moshè dicendo: “Perché dovremmo essere deg-

32      radati trai figli d’Israele non potendo offrire il sacrificio al tem-
        po debito?” Moshe rabbenu vedendo in loro il grande desid-

        erio di offrire quest’importante sacrificio, li rassicurò dicendo

        che Hashem sicuramente avrebbe soddisfatto la loro richiesta

        ed andò a chiedere direttamente al S. la soluzione del prob-

Lunedì  lema. Allora Hashem dispose che gli impossibilitati ad offrire

        il korban pesach il 14 di Nissan, lo avrebbero dovuto portare il

        14 del mese di Yiar. La mizwà del pesach shenì è l’unica in tutta

        la Torà, dove viene data la possibilità all’esente dall’obbligo, di

        poter eseguirla un secondo momento. Il motivo di questa sin-

        golarità, la spiega il “Minchat Chinuch”(mizwà 380) dicendo

        che il Korban Pesach è il ricordo per eccellenza del ricordo di

        tutti i miracoli operati da Hashem in Egitto e quindi i fonda-

        menti della fede che il S. volle infondere nei cuori del popolo

        ebraico con la redenzione dalla schiavitù. Per questo motivo

        Hashem, volle dare a tutti la possibilità di meritare di compiere

        questa mizwà che rappresenta il fondamento dell’ebraismo,

        l’emunà in D.o.

        (tradotto da una sichà di R.Yakov Exter)
   29   30   31   32   33   34   35   36   37   38   39