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יא’ אדר תשע”ה
Momenti di Halakhà
Halakhòt di Purìm
Lettura della meghillà
...continua da ieri
-Bisogna fare estrema attenzione a non saltare persino una 29
sola parola, perché la maggior parte delle autorità rabbiniche
sostengono che in caso contrario non si esce d’obbligo. È quindi
consigliabile, nel caso ci sia la possibilità, che ognuno disponga
di una meghillà scritta su klaf e ascolti la lettura dell’ufficiante,
così nel caso si abbia omesso una parola la si possa integrare
leggendola da soli.
-Se non si dispone di una meghillà ksherà la si segua da quella
stampata senza leggere insieme all’ufficiante bensì si rimanga in
silenzio con concentrazione.
-Il chazan deve fare molta attenzione a bloccarsi o a ripetere
nel caso il pubblico era impossibilitato ad ascoltare; per esempio
quando si fa rumore, come d’uso, nel nominare Aman il malvagio.
-A priori non si deve interrompere in nessuna maniera tra le
berachot e la lettura, sia per le berachot prima di essa che per quella
al suo termine (quella al suo termine secondo gli ashkenaziti si
recita solo in presenza di un minian).
Mascherarsi di Purìm con abiti femminili יום שני
-E’ vietato mascherarsi da donna di Purim ed è bene impedirlo
anche ai bambini. E lo stesso vale per la donna che vuole indossare
degli abiti maschili.
Il ricordo del machatzìt hashèkel
-L’uso del ricordo del machazit ashekel, è una donazione in zedakà
che si fa in ricordo al mezzo siclo d’argento che si dava al Santuario
per le spese
di tutti i korbanot-sacrifici annuali collettivi.
-Questa offerta si dona prima di minchà alla vigilia di
purim(dicendo “zeker lamachazit ashekel-in ricordo del mezzo
siclo”). E c’è chi usa farlo prima di shachrit nella giornata di purim.
A posteriori se non si è dati durante purim c’è tempo fino a Rosh
Chodesh Nissan. Tuttavia anche se è passato il capo mese, lo si dii
anche successivamente.
Continua domani...........