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‫תענית אסתר‬          ‫יג’ אדר תשע”ה‬

Momenti di Halakhà

Halakhòt di Purìm

Regole del banchetto
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...continua da ieri
-Non ci si tira indietro a Purim dal dare zedakà: “chiunque stende la     ‫יום רביעי‬
mano per ricevere zedakà gli si dà” (Talmud).

-E’ preferibile aumentare le spese per i doni ai poveri in questa
giornata, più di quelle necessarie alla preparazione del banchetto,
perché non esiste mizwà più grande come far gioire i disagiati, le
vedove e gli orfani durante la festa.

-Non si esce d’obbligo dalla mizwà del mattanot laevionim con i
soldi del maaser-decima. Comunque se si vuole, dopo aver destinato
la somma per la mizwà, si potrà aumentare a questa con i soldi del
maaser.

-Si esce d’obbligo delegando un’altra persona che dia la somma al
povero nel giorno di Purim, anche se lo si sia fatto prima della festa.

-Il banchetto principale con il quale si esce dalla mizwà è nel giorno
dopo la lettura della meghillà e non la sera, ed è bene radunarsi con
amici e parenti per gioire e lodare Hashem nella festa.

-Si faccia molta attenzione che lo svolgersi del banchetto sia
conforme ai principi alachici del pudore e della kdushà.

-Chi vuole compiere a pieno questa mizwà dovrà mangiare pane,
carne di manzo (ci sono autorità rabbiniche che sostengono che non
si esce d’obbligo con carne di pollo o con del pesce) e bere vino durante
la seudà. In questo anche le donne sono obbligate, ma ovviamente
senza esagerare con l’alcool. 

-Anche se la mizwà di fare il banchetto è di giorno, è importante che
anche la sera si aumentino le pietanze, e si addobbi il tavolo per la
festa ecc.


UBRIACARSI DI PURIM

DOMANDA: Quanto bisogna bere il giorno di purim?

RISPOSTA:Quello che insegnano i chacamim, e cioè che di Purim
si deve arrivare con il bere del vino a tal punto che non si distingue
tra “arur Aman e baruch mordechai”-”maledetto Aman e benedetto
Mordechai”, non equivale ad essere completamente ubriachi, bensì
bere più del normale, al limite dell’ubriachezza. Perché cosi non
facendosi può chas veshalom disonorare qualche mizwà.
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