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‫יז’ שבט תשע”ה‬

Momenti di Halakhà

L’importanza delle hilkhòt Shabbàt                                     37
Riporteremo nelle prossime pagine con l’aiuto di Hashem, l’in-
troduzione della terza parte del famoso libro Mishnà Berurà,           ‫יום שישי‬
riguardante le regole di Shabbat, per comprendere il grande
dovere che abbiamo di imparare le regole di Shabbat:
E’ scritto sulla Torà: “Ricordati del giorno dello Shabbat per
santificarlo, sei giorni lavorerete...poiché il S. creò il cielo e la
terra...”. Ci ha insegnato la Torà che lo Shabbat è la radice del-
la fede che il mondo è stato creato da Hashem e che Lui è il
Padrone di tutto, e noi siamo i suoi servi con il dovere di fare
la sua volontà e di servirLo con tutte le nostre forze, le nostre
anime e i nostri averi, dal momento che tutto appartiene a Lui.
È la Torà a notificare il precetto dello Shabbat per ben 12 volte
(per sottolineare la sua importanza).
Ci hanno insegnato i nostri Maestri: “Chi osserva lo Shabbat
gli viene considerato come se adempisse a tutta la Torà. E chi lo
profana come se rinnegasse tutta la Torà” e questo per il motivo
suddetto: “Lo Shabbat è il fondamento della fede in D-o”.
Osserviamo la gravità della profanazione dello Shabbat. Sap-
piamo che esistono vari livelli di gravità tra le trasgressioni
delle mizwot: ci sono le mizwot positive-mizwot asè (per es.
sedere in sukkà di sukkot) poi quelle un po’ più gravi i divieti-
mizwot lò taasè (per es. mangiare i frutti di mare) ed ancora
più grave ci sono quelle averot che c’è la pena di morte da parte
del S. direttamente e non per mano del sanedrin (quando era
in funzione). Più gravi di questi ci sono quei divieti che tra-
sgredendoli si incombe nella pena del karet (per es. mangian-
do chamez di pesach, avendo rapporti con una niddà ecc.) e
per ultimo ci sono quelle trasgressioni che c’è la pena di morte
a chi le non rispetta intenzionalmente con 2 testimoni e con
l’intimazione di un presente. Senza queste ultime 2 condizioni
c’è comunque la pena del karet, o se lo si faceva involontaria-
mente si doveva portare un sacrificio al Bet Amikdash. (conti-
nua nella pag. di domani)
 
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