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טז’ שבט תשע”ה
Momenti di Halakhà
Il Galateo nasce dallo Shulchan Aruch 35
Molti pensano che Lo Shulchan Aruch si occupi soltanto di
norme relative al mondo “religioso”, ovvero: tempio, teffilin, יום חמישי
Shabbat e studio della Torah. Purtroppo è un errore in quanto
il nostro codice di leggi prevede anche importanti norme su
come comportarsi a tavola!
Nel capitolo 170 Maran Yosef Karò ci descrive alcune norme
fondamentali.
Durante il pasto era consigliato non parlare affatto a causa di
possibili situazioni di pericolo. Oggi giorno che noi mangiamo
in maniera diversa, è possibile parlare durante il pasto a patto
che si parli anche di Torah!
Il Pirkè Avot riporta che è fondamentale fare anche un piccolo
Dvar Torah prima della Birchat HaMazon. Colui che dice un
Dvar Torah a tavola è come se avesse avuto la presenza divina
nel suo tavolo!
La Mishnà Berura riporta “Si dovrebbe dire a tavola parole
di Mishna, Halacha, Racconti , un libro di Mussar o almeno
una Mizmor o Tehillim. E ‘un minhag dire Mizmor LeDavid
Hashem Roiy dopo aver fatto l’ HaMotze.
C’e un uso molto diffuso sopratutto nelle comunità Italiane
di recitare il salmo Shir HaMaalot BeShuv H. Dicendo questo
brano si esce d’obbligo dalle parole del Pirkè Avot anche se i
Chachamim consigliano di dire una o più Halachot.
Durante un pasto è ‘vietato prendere in una mano un pezzo di
cibo delle dimensioni di un KeBeitzah(56 grammi). Tuttavia,
molti sono indulgenti per consentire un grosso pezzo di pane,
se questo è il modo in cui è normalmente consumato come
pizza, pita, o un panino.
Lo Shulchan Aruch ci vuole insegnare che bisogna non essere
ingordi e mangiare piano, in modo cauto.
Alla fine del pasto, è opportuno lasciare una piccola quantità
di cibo sul proprio piatto in modo da non apparire come un
“mangione”.