Page 26 - momenticheshvan75
P. 26
4 novembre 2014 יא’ חשון תשע”ה
MartedMì omenti di Musar יום שלשי
PER TE LA VITA (nostra)
Abbiamo appena trascorso il mese di Tishrì e così come ogni even-
to o festività del calendario ebraico, abbiamo l’obbligo di trarre da
loro degli insegnamenti e far si che tali importanti giorni ci accom-
pagnino con i loro significati per tutto il corso dell’anno.
Nei 10 giorni di pentimento abbiamo implorato Hashem che ci
desse la vita per l’anno venturo dicendo: “Zochrenu lechaim, Me-
lech chafez bachaim, chotvenu lechaim lemaanchà Elokim chaim
– Ricordaci per la vita, O Re che desidera la vita (per noi), scrivici
per la vita, per Te o Re Vivente!” Bisogna capire cosa vuol dire “Per
Te!”? In realtà noi chiediamo la vita per noi e non per Lui, Hashem
è vivo ed eterno!
E’ raccontato nel Midrash che quando furono mostrate tutte le fu-
ture generazioni fino alla venuta del Mashiach ad Adam Arishon
(Adamo), gli fu fatto vedere anche il destino del Re David, al quale
gli era stato destinato di vivere solamente 3 ore. Allora disse Ada-
mo ad Hashem: “Quanti sono i miei anni da vivere?” e gli disse:
“1000”. E questi: “C’è la possibilità di offrire un po’ dei miei anni a
qualcun altro?” Ed il S.: “Certamente!” E lui: “Allora che 70 anni dei
miei siano consegnati a David!” Allora Hashem chiamò a testimo-
nianza gli angeli e scrisse un contratto.
Alla fine dei suoi 930 anni, venne l’angelo della morte a prendere
l’anima di Adam Arishon, sicché questi urlò dicendo: “Mi rimango-
no ancora 70 anni da vivere!” Allora il Malach salì in Cielo a pren-
dere il contratto e a portare gli angeli a testimonianza che l’uomo
avesse offerto i suoi 70 anni a David. Dunque il S. disse a Adamo:
“Forse che ti ho chiesto qualcosa? Tu da solo ti sei offerto di offrire
70 anni di vita a David!”
Proprio come Adam Arishon, ognuno di noi nei giorni che vanno
da Rosh Ashanà a Kippur, ha promesso di dedicare la propria vita
“per Te, per Hashem!”. Continua accanto
24
MartedMì omenti di Musar יום שלשי
PER TE LA VITA (nostra)
Abbiamo appena trascorso il mese di Tishrì e così come ogni even-
to o festività del calendario ebraico, abbiamo l’obbligo di trarre da
loro degli insegnamenti e far si che tali importanti giorni ci accom-
pagnino con i loro significati per tutto il corso dell’anno.
Nei 10 giorni di pentimento abbiamo implorato Hashem che ci
desse la vita per l’anno venturo dicendo: “Zochrenu lechaim, Me-
lech chafez bachaim, chotvenu lechaim lemaanchà Elokim chaim
– Ricordaci per la vita, O Re che desidera la vita (per noi), scrivici
per la vita, per Te o Re Vivente!” Bisogna capire cosa vuol dire “Per
Te!”? In realtà noi chiediamo la vita per noi e non per Lui, Hashem
è vivo ed eterno!
E’ raccontato nel Midrash che quando furono mostrate tutte le fu-
ture generazioni fino alla venuta del Mashiach ad Adam Arishon
(Adamo), gli fu fatto vedere anche il destino del Re David, al quale
gli era stato destinato di vivere solamente 3 ore. Allora disse Ada-
mo ad Hashem: “Quanti sono i miei anni da vivere?” e gli disse:
“1000”. E questi: “C’è la possibilità di offrire un po’ dei miei anni a
qualcun altro?” Ed il S.: “Certamente!” E lui: “Allora che 70 anni dei
miei siano consegnati a David!” Allora Hashem chiamò a testimo-
nianza gli angeli e scrisse un contratto.
Alla fine dei suoi 930 anni, venne l’angelo della morte a prendere
l’anima di Adam Arishon, sicché questi urlò dicendo: “Mi rimango-
no ancora 70 anni da vivere!” Allora il Malach salì in Cielo a pren-
dere il contratto e a portare gli angeli a testimonianza che l’uomo
avesse offerto i suoi 70 anni a David. Dunque il S. disse a Adamo:
“Forse che ti ho chiesto qualcosa? Tu da solo ti sei offerto di offrire
70 anni di vita a David!”
Proprio come Adam Arishon, ognuno di noi nei giorni che vanno
da Rosh Ashanà a Kippur, ha promesso di dedicare la propria vita
“per Te, per Hashem!”. Continua accanto
24