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2 novembre 2014 ‫ט’ חשון תשע”ה‬

Dopo aver capito questi concetti è facile comprendere il motivo

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sericordia si cura anche di colui che rinnega i Suoi fondamenti.
Allora per salvarlo dall’immenso danno spirituale provocato dalla
profanazione del Sabato, preferisce interrompergli la vita in questo
mondo piuttosto lasciarlo continuare a vivere altri 30/40 anni ma
con una grande macchia sulla sua anima che deperirà la sua vita sia
in questo mondo che in quello avvenire in modo assoluto. Tuttavia
il S. non lo punisce precipitosamente, infatti ogni momento di vita
dell’ebreo sono preziosi ai Suoi occhi; quindi ha stabilito nella Torà
che è passibile di morte solo chi profana lo Shabbat davanti a 2 te-
stimoni che lo ammoniscono, tenendo così lontano la possibilità di
mettere a morte la persona. Solamente colui che viene minacciato
di morte per la violazione di un precetto di D.o, e nonostante tutto
sceglie la trasgressione, non avrà allora più la speranza di riparare
il suo comportamento e la sua anima in questo mondo, per questo
motivo ne viene allontanato. In quell’istante l’anima, lontana dal
suo “vestito” materiale, vedrà quale grande giovamento avrà ricevu-
to per essere stata estromessa dalla facoltà di continuare a distrug-
gere la sua anima e la sua parte nel mondo avvenire, e loderà il S. per
aver pagato in questo mondo transitorio invece di farlo salatamente
e per sempre nel mondo delle anime. Capiamo dunque, che perfino
la lapidazione di chi profana Shabbat è esclusivamente un beneficio
di immenso amore da parte di Hashem Itbarach per favorire per
l’eternità coloro che si allontanano dalla retta via.
Che il S. ci conservi dai consigli del nostro yezer aràa e ci indichi la
strada che ci conduce ai beni di questo mondo e di quello avvenire!
Amen!

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