Page 49 - Adar II 5779
P. 49
MOMENTI DI HALAKHÀ
ĴĘĆĈč ĈĔēęĎēĚĆ ĉĆ ĎĊėĎ
Mangiando la matzà e facendo attenzione ad evitare ogni prodotto
chamètz, noi rie vochiamo e diamo una forma tangibile alla nostra mi-
racolosa uscita dall’Egitto come pure alla dimostrazione della potenza
del Signore descritta con i termini “mano forte e braccio disteso”, quan-
do liberò il popolo di Israele. La proibizione del cibo chamètz mette
in risalto anche con quale rapidità avvenne il passaggio per il popolo
dall’oscurità della prigionia alla gloria della liberazione, al punto che,
tra le due condizioni, l’impa sto non ebbe neppure il tempo di lievitare.
Le norme riguardanti i preparativi per Pésach sono numerose e occor-
re studiarle nei dettagli; qui riporteremo soltanto un estratto. Inoltre
tutti i preparativi devono es sere completati prima di Pésach per evita-
re di infrangere il divieto del chamètz.
I giorni precedenti la festa tutta la casa deve essere attentamente ri-
pulita e occorre togliere tutto il chamètz e quello che dovesse ancora
servire prima di Pésach (cibo, be vande, come pure il vasellame e gli
utensili di cucina con i quali cuocere cibi chamètz) dovrà essere radu-
nato in un punto della casa.
La sera immediatamente precedente la vigilia di Pésach (la sera del
͝͠ Ȍǡ
ǡ
Ƥ
tutta la casa se è ancora presente del chamètz. Dalla mezzora prima
della comparsa delle stelle non bisogna intraprendere alcuna attivi tà
lavorativa e, prima della ricerca del chamètz, è vietato persi no mettersi
a mangiare. In questo perio do è comun que permes so mangiare del
pane in quantità inferiore a un kabeitzà oppure della frutta.
L’inizio del divieto di intraprendere lavori (o di mangiare) decorre da
mezz’ora prima dell’uscita delle stelle per evitare che il lavoro si pro-
tragga oltre il termine indicato e si posponga pertanto la ricerca del
chamètz. Prima di essa è proibito non solo iniziare un lavoro, ma è
vietato persino mettersi a studiare Tora’
Qualora, invece, si trattasse di recitare la preghiera di arvit , sia con il
miniàn che da soli, la preghiera ha la precedenza rispetto alla ricerca
del chamètz.
47
ĔēęĎēĚĆ ĉĔĒĆēĎ