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כג’ כסלו תשע”ו
Momenti di Halakhà 49
Regole riguardanti la berakhà di “birkhat ashanim” יום שבת
....continua da ieri
-Se ci si dimentica di aggiungere la preghiera per la pioggia e ci
si ricorda prima della fine della berakhà, bisogna aggiungerla
nel punto in cui ci si è ricordati, per poi completare la berakhà.
C’è chi sostiene in tal caso di dover tornare all’inizio di Barech/
Barechenu.
-Se ci si ricorda di aver sbagliato con la formula che si dice d’estate
dopo aver terminato la berakhà, bisogna includere “veten tal
umattar livrachà…” nella berakhà di Shomea tefillà.
-Se ci si ricorda dell’omissione soltanto dopo aver detto Baruch
Attà Ad-ai (della berachà di Shomea Tefillà) allora si proseguirà
dicendo ….lamedeni chukecha, e si riprenderà dall’inizio della
berakhà di Shomea Tefillà. Ma nel caso invece che si è conclusi
la berakhà di Shomeà Tefillà allora prima di iniziare quella
successiva, Retzè, bisognerà inserirla in quel momento dicendo
solamente “veten tal umattar livrachà…” e poi si proseguirà nel
dire Retzè…..
-Se invece ci si ricorda soltanto dopo aver iniziato la berakhà di
Retzè allora si dovrà tornare alla berakhà di Barech/Barechenu e
non dall’inizio dell’amidà.
-Nel caso ci si è ricordati alla fine dell’amidà, prima di aver detto il
secondo Yihyù leratzòn, bisognerà tornare a Barech/Barechenu e
ricominciare da questo punto fino alla fine della ‘Amidà.
-Infine, se ci si ricorda soltanto dopo aver detto il secondo Yihyù
leratzòn, bisognerà ricominciare la Amidà da capo.
-Se la pioggia cade al tempo giusto, si dice la seguente berakhà:
“... Che è buono e concede il bene”. Oggi, non tutti usano recitare
questa berakhà, poiché non tutti riconoscono il bene portato
dalla pioggia e sono in grado di recitare la berakhà con intenzione
sentita.
-Chi è sensibile al bene pubblico quanto al proprio, tuttavia, è
colmo di lodi e gratitudine verso Dio per questo atto generoso,
il maggiore tra quelli che compie per l’umanità. I Maestri di un
tempo celebravano come una festa il momento in cui iniziavano le
piogge e recitavano questa berakhà con grande gioia, aggiungendo
una grande varietà di lodi e di ringraziamenti.