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כ’ כסלו תשע”ו
Momenti di Halakhà
Regole di Chanukkà 43
-La prima sera di chanukkà si recitano 3 berachot subito prima
dell’accensione: 1° “B.A .A.E.M.A.A.K.B.V. leadlik ner chanu- יום רביעי
kka” 2° “B.A.A.E.M.A. sheasa’ nissim laavotenu baiamim aem
bazsman azsè” 3° “B.A.A.E.M.A sheecheianu vekiemanu vei-
ghianu lazsman azsè”.
-Dalla seconda sera non si ripeterà sheecheianu, se si è già reci-
tata la prima sera, ma nel caso non l’abbia fatto lo si potrà fare
anche gli altri giorni prima dell’accensione o entro i primi 30
minuti dall’accensione.
-Anche le donne hanno l’obbligo di accendere la chanukkià,
quindi nel caso che il marito torni tardi la sera e i bambini già
dormono è preferibile che la moglie lo faccia subito all’uscita
delle stelle facendolo uscire d’obbligo. Nel caso che questo ca-
piti la prima sera, il marito accenderà la seconda sera benedi-
cendo 2 berachot senza sheecheianu essendo uscito d’obbligo
da tutte tre berachot recitate dalla moglie la sera precedente.
-Quando si accendono i lumi la prima sera, si inizia da quello
più esterno sul lato destro e la seconda sera si aggiungerà un
lume a fianco a quello della prima sera e da quello nuovo si
inizierà ad accendere proseguendo con il lume che si è acceso
il giorno prima e così via per tutti gli otto giorni.
-Si deve fare attenzione ad accendere subito dopo la recita-
zione delle berachot il lumi della mizwà e non lo shammash,
senza alcun tipo di interruzione. Quindi o lo si accenda pri-
ma di avere recitato la berachà o dopo l’accensione dei lumi di
mizwà.
- Esiste la possibilità di benedire la berachà di “sheasa’ nissim”
anche nel caso non accenda i lumi bensì solamente se li vede
solamente, però ci devono essere tre condizioni: 1) sicuramente
non si accenderà la chanukkià in quel giorno, 2) nessun altro lo
farà per noi, 3) che si reciti la berachà di “sheasà nissim” entro
30 minuti dall’accensione dei lumi sui quali si vuole benedire.
-La berachà “sheecheianu” invece si benedice solo se si accen-
de personalmente.
(tratto da Chazon Ovadia di Rav O. Yosef Z”l e Mishnà Berurà)