Page 56 - momentiSivan75
P. 56
Sabato13 giugno 2015
Momenti di Musàr
Parashat Shelach Lechà
“Essi giunsero fino alla valle di Eshkol ~ del grappolo; di là
tagliarono un tralcio con un grappolo d’uva che trasportarono
con due pertiche e un esemplare di melagrane e uno di fichi”
(Bemidbar 13, 23).
L’Ari Zal HaQadosh spiega che il verso contenuto nella
parashà, secondo cui “era il periodo dell’anno nei giorni in
cui maturano le prime uve” (Bemidbar 13, 20), ci viene ad
insegnare che la mitzvà delle Bikurim ~ Primizie è stata data
per “riparare” il peccato commesso dagli esploratori inviati dal
popolo d’Israele per visitare Erez Israele.
Gli esploratori, infatti, disprezzarono la terra d’Israele
parlandone ingiustamente male, laddove invece la mitzvà delle
Bikurim costituisce, al contrario, una evidente dimostrazione
54 di amore per la terra in questione, e proprio per questo
riguarda solo le sette specie di frutti per i quali essa è rinomata
(ovverosia, grano, orzo, olive, datteri, uva, fichi e melagrana).
E’ degno di nota, in proposito, che nel trattato di Mishnà
dedicato alla mitzvà delle Bikurim è riportato espressamente
quanto segue: “Un uomo il quale scende nel proprio campo è
vede che il fico è appena maturato, l’uva è appena maturata,
la melagrana è appena maturata, lega sui frutti in questione
un laccio dicendo «Queste sono le primizie»” (Mishnà Bikurim
83, 41). Come evidente, nella Mishnà vengono elencati come
esempio – non a caso… – solo tre specie tra le sette per cui è
lodata la terra d’Israele, e cioè l’uva, il fico ed la melagrana,
le quali sono appunto quelle che vennero riportate dagli
esploratori al loro ritorno da Erez Israel (“di là tagliarono un
tralcio con un grappolo d’uva che trasportarono con due
pertiche e un esemplare di melagrane e uno di fichi”)…