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כה’ סיון תשע”ה
Momenti di Halakhà
Regole di Shabbat 53
Alachot riguardanti l’ammozzì
-Subito dopo la berachà, chi recita l’ammozzì metta in bocca il יום שישי
pezzo di pane e solamente dopo inizi a tagliare e a distribuirlo
ai commensali. Questo per non frapporre troppo tempo tra la
berachà e l’assaggio.
-Ci si deve sforzare di mangiare perlomeno un kezait entro il
tempo di 7minuti e ½ e c’è chi dice entro 4 minuti. Il “saggio
vede lungo” quindi si faccia attenzione a non saziarsi di altri
cibi prima di aver mangiato perlomeno un kezait di pane.
-Non si esce d’obbligo dalla mizwà della seudà di Shabbat con
dolci o altri tipi di cibi sui quali si recita la berachà di “mezonot”
e maggior ragione con frutta o carne ecc (c’è chi alleggerisce in
casi particolari solo per la “seudà shelishit” di mangiare altri
cibi all’infuori del pane).
-Non si getta il pane. Non lo si da in mano (segno di avelut -
lutto), bensì lo si mette davanti al commensale.
-Il marito che recita l’ammozzì prenderà per lui e per tutti i
commensali perlomeno la misura di un kzait – oliva (circa 30gr)
e per la moglie bezà – uovo (60gr). Anche se è presente il padre
e la madre a tavola dovrà anticipare la moglie nel porgerle il
pane dell’ammozzì. Tuttavia è bene giustificarsi con i genitori
prima dell’ammozzì per il fatto che antepone la moglie a loro.
-L’uso è quello di seguire l’ordine di età anche in presenza di
ospiti, distribuendo dal più grande al più piccolo, salvo il caso
che siano presenti persone da onorare come i genitori o il Rav
come scritto sopra.
-Per ogni delle 3 seudot di Shabbat si deve mangiare perlomeno
la misura di “bezà-uovo” circa 50gr di pane per uscire d’obbligo
dalla mizwà dei pasti del sabato. Tuttavia per chi gli è
difficoltoso, si potrà appoggiare sull’opinione sostenente che
basta un “kezait-oliva” per essergli considerato un pasto. In
questo caso però si faccia attenzione di fare la netilat yadaim
senza berachà perché solo per chi mangia la quantità di bezà
ha l’obbligo di recitarla.