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ח’ סיון תשע”ה
Momenti di Halakhà
Legge Orale e Talmud 19
Il Signore, benedetto Egli sia, non ha voluto scrivere la Torà in una
forma così chiara da non richiedere ulteriori spiegazioni. Al contrario, יום שלשי
Egli vi ha incluso molti concetti ermetici, che il comune mortale non
può capire correttamente senza dapprima riceverne la spiegazione
trasmessa da D-o Benedetto, che ne è l’Autore. Esempi di questo sono i
precetti dei Tefillin, della Mezuzà e altre simili Mitzvot, che ci sono state
prescritte senza alcuna spiegazione scritta riguardo al modo di metterle
in atto. La verità è che il S. ha celato deliberatamente la vera intenzione
delle Sue parole per ragioni a Lui note. Tuttavia, tutto ciò che ha celato
nella Torà scritta l’ha invece trasmesso oralmente a Moshe Rabbenu; e
a partire da lui prende inizio una continua trasmissione (“Massoret”) di
questa tradizione ai Maestri di ogni generazione successiva. E attraverso
questa Massoret, l’intenzione reale dei testi scritti è messa in chiaro e
ci viene fatto sapere come compiere correttamente le Mitzvot secondo
il volere del S. Perciò notiamo che i testi della Torà scritta, per quanto
riguarda il loro rapporto con l’interpretazione tradizionale, possono
essere classificati in tre categorie: La prima categoria include tutti gli
argomenti che sono esposti nella Torà scritta in forma generale, ma privi
dei loro dettagli. Questi dettagli sono chiarificati attraverso la “Massoret”
[rappresentata dalla Torà orale]. La seconda categoria include quelle
parti della Torà scritta il cui significato è dubbio, in quanto possono
dare adito a diverse interpretazioni. La decisione finale è chiarificata
dalla Massoret. La terza categoria include i testi della Torà scritta le cui
parole sembrano indicare un certo significato, ma la Massoret spiega
che il loro vero senso è molto diverso da quello che sembrava. I nostri
Maestri di benedetta memoria dissero a questo proposito (Sotà 16a): “La
Halachah (Legge pratica) ha il sopravvento sul testo scritto”. Non ci sono
molti esempi di questa categoria; e se farai lo sforzo di approfondire
questo studio, scoprirai che la spiegazione apparente non nega del tutto
la Halachah, né la contraddice; ma va capita nella prospettiva e nei
contesti appropriati.
Infatti, secondo la tradizione, l’Autore della Torà, sia benedetto il
Suo nome, la scrisse con dettagli e criteri precisi e se si vuole capire
l’intenzione dell’Autore del testo, bisogna cercarla seguendo questi
metodi e questi criteri senza i quali, malgrado sarebbe stato possibile
fornire ugualmente una interpretazione plausibile e compatibile con
le parole del testo, dandogli forse una comprensione più immediata,
ciononostante questo può non essere il vero significato, poiché l’Autore
del testo aveva un’altra intenzione. Questi metodi e criteri, insieme ai
loro dettagli, formano i 13 principi di decodificazione della Torà.