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25 maggio 2015

                Momenti di Musàr

Lunedì  Tutti hanno parte nello studio della Torà
        Ricordati sempre, se vuoi essere un buon ebreo ti devi sforzare a studiare
        Torà, dedicartici in ogni momento possibile. E anche se vedi che ti è
        difficile farlo e non capisci quello che studi, continua tenacemente a
        provarci secondo le tue capacità, perché Hashem Itbarach ci ha dato
        la Torà proprio in modo di non poterla capire subito per poter raffinare
        le nostre menti e ricevere quelle forze spirituali che servono per vivere
        un vita di emunà, nella ricerca di D.o superando le difficoltà del galut.
        Perché solamente con lo studio della Torà, impegnando tutte le nostre
        forze “rompendoci la testa” per capire affondo gli insegnamenti del
        Creatore, che potremmo accrescere quelle forze spirituali essenziali per
        la vita dell’ebreo in questo mondo, dove il raggiungimento dell’emunà
        deve essere per noi lo scopo della vita.
        Con tutto ciò, se davanti alle difficoltà dello studio, nel capire una
        alachà, un passo del talmud e simili, lo yezer aràa ti consiglia di lasciar
        perdere e chiudere il libro, devi sapere che tutto questo viene dal fatto
        che concepiamo lo studio della Santa Torà come gli altri studi profani di
        altre “materie”. Pensiamo che si debba per forza “riuscire negli studi” o
16 si sia tenuti a studiare solamente per conseguire una certa qualificazione
        come Rav o Maskil ecc. così come concepiscono lo studio i goim. Per
        le altre discipline in realtà, se si studia senza arrivare ad una qualifica,
        ad un dottorato ecc., lo sforzo impiegato risulterà privo di significato.
        Purtroppo vivendo con i goim siamo stati influenzati da questo tipo
        di filosofia, quindi quando viene a mancare la “riuscita” o il “titolo”
        ricercato nel Limud aTorà, lo yezer aràa con molta facilità ci fa rinunciare
        già in partenza!
        Il nostro compito è quello di infondere nelle nostre menti visioni
        differenti da quelle dei goim. Non studiare per raggiungere soltanto dei
        successi insignificanti, ma piuttosto volersi attaccare ad Hashem in quei
        momenti di studio di Torà, anche se sembrano duri ed insormontabili. In
        ogni momento che ti siedi e apri il libro e senti cosa D.o, il Creatore del
        cielo e della terra ha da dirti, devi sapere che ti stai attaccando alla Fonte
        di Vita e puoi illuminare tutte le oscurità di questo mondo rivelando la
        Presenza Divina viva insita in te...nella tua anima.
        Se capirai affondo queste parole allora ogni passo di Torà, ogni difficoltà
        che troverai nel capire una alachà, un nuovo insegnamento dei
        Chachamim, sarà per te fonte di nuovo stimolo perché proprio lì sta il
        vero successo, compiere semplicemente la volontà di Hashem che ci ha
        comandato di dedicarci allo studio di Torà, sentendoci in quei momenti
        veramente vicini a Lui!
        Hazak Veemaz Ve Chag Sameach!

           (tratto dal settimanale Ale Letrufà basato sugli insegnamenti di Rabbi Nachman di Breslav)
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