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ו’ סיון תשע”ה
Momenti di Halakhà
Regole e usanze relative a Shavuot
...continua da ieri
-In alcune comunità, si usa mettere rami d’albero intorno
alla “Bimà” - altare per ricordare al popolo di pregare per il
sostentamento, poiché si dice che, a Shavu’òt, il mondo viene
giudicato per quanto riguarda gli alberi da frutta.
-Il Gaòn di Vilna, tuttavia, si oppone a questa usanza, in quanto
è stata adottata nelle funzioni religiose di molte comunità non
ebraiche.
-Si usa rimanere svegli per tutta la notte della festa, per studiare
Torà e per recitare l’apposito Tikkùn - una raccolta composta
per questa festa, che comprende versi della Torà, brani della
Mishnà, della Ghemarà, del Midràsh e dello Zòhar.
-Il santo Ari z”l (uno dei più grandi maestri di Kabalà di tutti i 15
tempi) scrive: sappi che a chi non dorme per tutta questa notte,
e trascorre tutto il tempo studiando la Torà, viene garantito
che vivrà per tutto quell’anno e che non gli accadrà alcun male.
-Dopo essere stati svegli tutta la notte, bisogna fare attenzione יום ראשון
a non addormentarsi durante le preghiere di Shachrìt e durante
la lettura della Torà. In particolare, si faccia attenzione quando
si recita Musàf, poiché questa preghiera costituisce il termine
del conteggio dell’òmer, come afferma il verso {Vayikrà 23, 15-
16): «E conterete... e porterete una nuova offerta».
-Coloro che rimangono svegli tutta la notte devono lavarsi
le mani prima di Shachrìt, ma senza recitare la benedizione
“Al netilàt yadàyim” e senza recitare alcune berakhòt che
precedono la preghiera. Bisogna ascoltare le berakhòt recitate
da qualcuno che abbia dormito e che, quindi, abbia l’obbligo
di recitarle, rispondendo Amen per adempiere all’obbligo. Si
chieda ad un Rav esperto e timoroso di Hashem i dettagli di
questa norma.
(tratto da Sefer Atodàa tradotto da Morashà)