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‫ל״ג בעומר‬                      ‫יח’ אייר תשע”ה‬

           Momenti di Halakhà

Sefer Torah

- Nel caso in cui nel tempio non fosse presente un Levi, è risa-
puta ormai l’usanza di far salire due volte il Cohen e il chazan
dirà: “non è presente qua un Levi’, salga il Cohen al suo posto.”
Lo stesso Cohen che è salito per primo, è lo stesso che deve
salire nella seconda chiamata al posto del Levi.

- Nel caso in cui non ci fosse il Levi nel tempio e come prima
chiamata sale il Cohen, lo stesso Cohen è obbligato a salire
come seconda chiamata e non può un Israel salire al posto del
Levi.

- Una persona che ha pregato già in un tempio salendo al Sefer,      39
nel caso in cui vada in un altro tempio e viene di nuovo richia-
mato al Sefer, può salire al Sefer senza problema.

- Nell’ordine delle sette chiamate c’è discussione tra sefarditi     ‫יום חמישי‬
e ashkenaziti se il Cohen o Levi possono uscire come quarta,
quinta, sesta o settima chiamata. Secondo i sefarditi possono
salire l’importante è che non salga un Cohen dopo un Cohen
o un Levi dopo un Levi, ma ci deve essere un Israel che sale
nel mezzo. Perciò di Shabat o di Moed dopo che sono saliti
nell’ordine Cohen, Levi e Israel, può essere chiamato un’altro
Cohen o un levi. Il chazan chiamandolo al Sefer dirà: “anche se
è un Cohen, salga con onore”.

- Dopo le prime due chiamate che spettano al Cohen e levi
è una usanza diffusa quella di vendere le restanti chiamate,
l’apertura del Heichal e l’alzata del Sefer Torah. Nei posti in cui
non vengono vendute, il Rav o il gabbai decide chi far salire.

Tratto da “Yalkut Yosef”
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