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25 aprile 2015
Momenti di Musàr
Sabato Parashot Tazrià-Metzorà
“Quando una donna concepisce e partorisce un maschio” (Vai-
qrà 12, 1).
Rashì in loco, citando un insegnamento di Rabbì Simlai, spie-
ga che le leggi relative all’impurità dell’uomo vengono ripor-
tate nella Torah subito dopo le regole concernenti gli animali
proibiti e quelli permessi (contenute al termine della parashà
di Sheminì) in quanto, anche nel racconto della creazione del
mondo, la formazione dell’uomo è avvenuta successivamente
a quella degli animali.
Per il tramite del Mishqan ~ Santuario nel deserto, i figli d’Isra-
ele hanno meritato che la presenza divina risiedesse in mez-
zo a loro raggiungendo altissimi livelli spirituali: ciò avrebbe
pertanto potuto indurli ad insuperbirsi ed a ritenersi superiori
14 anche agli Angeli di Hashem. La Torah ha quindi anteposto le
regole degli animali domestici, selvatici e dei volativi alle legge
relative all’uomo al fine di insegnarci che anche se gli Tzad-
diqim, pur essendo esseri umani, sono più grandi anche degli
Angeli, i Metzoraim ~ Lebbrosi e gli impuri, che si sono resi tali
a causa dei loro peccati, sono peggiori anche degli animali: la
loro impurità è infatti di gran lunga maggiore di quella degli
animali stessi, i quali, a differenza dell’uomo, non possono tra-
smettere impurità durante la loro vita. Oltre a ciò, l’impurità
degli animali rende impuri solo con il contatto o il sollevamen-
to della carogna, mentre il cadavere di un uomo è in grado di
trasmettere impurità anche a tutto ciò che si trova all’interno
della “tenda” in cui esso risiede.
Quanto sopra poiché l’uomo, a differenza degli animali, è do-
tato della facoltà di scegliere se fare del bene oppure no, e per-
tanto è egli stesso che, con le proprie azioni, causa il suo stesso
stato di impurità…