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24 aprile 2015

                Momenti di Musàr

             Parashot Tazrià-Metzorà

             “Questa sarà la legge di colui che è affetto da Tzaràat ~ Lebbra”

             (Vaiqrà 14, 2).

             La purificazione del Metzorá ~ Lebbroso e la sua guarigione

             non dipendono dai medici o dalle medicine, fa notare il Cha-

             fetz Chaijm, bensí dal Cohen. Ció in quanto la piaga della Tza-

             ràat ~ Lebbra, come spiegato nel Talmud, giunge a causa del

             peccato della Lashon HaRá ~ Maldicenza (TB Arachin 15b), e

             quindi la sua purificazione avviene può avvenire solo quando

             il Cohen dichiara, di fronte al Metzorá, che egli é ritornato ad

             essere “Puro”. In tal modo, il lebbroso comprende infatti che

             solo la forza della parola é in grado di emendare il peccato con-

             seguente ad un improprio uso della parola. Com’é scritto nel

             Mishlé “La morte e la vita sono nelle mani della lingua”.

             Il Chafetz Chaijm era solito paragonare la forza della parola e

12           l’influenza che essa ha su tutte le mitzvot ad una persona che
             entra in una grande fabbrica e vi trova 248 macchinari funzio-

             nanti in una immensa sala. Tra di esse vi é peró un macchinario

             particolare, soggetto ad una puntuale ed attenta sorveglianza.

             Gli operai non possono avvicinarsi se non previa specifica au-

Ve n e rd ì  torizzazione.

             All’ospite viene spiegato che questo macchinario ha una im-

             portante funzione, e cioé quella di consentire il funzionamen-

             to di tutti gli altri macchinari. Se essa si guasta, anche per un

             malfunzionamento marginale, si interrompe immediatamente

             la funzionalità delle altre macchine bloccando completamente

             la produttività dell’intera fabbrica.

             I 248 macchinari, nelle parole del Chafetz Chaijm, rappresen-

             tano le 248 miztvot positive comandate nella Torah, ed il mac-

             chinario centrale é la forza della parola che é impressa nell’uo-

             mo. Nelle mani della lingua, come detto, vi sono la morte e la

             vita, e per questo colui che desidera la vita deve essere molto

             attento a custodire la propria parola da un uso improprio.
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