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16 marzo 2015

               Momenti di Musàr

        L’offesa verbale

Lunedì È scritto nel trattato di Baba Mezia: “così come esiste il divieto
       di danneggiare il prossimo in questioni di compravendita,
       ingannandolo su un acquisto o una vendita, esiste anche il
       divieto di offendere e danneggiare il prossimo con le parole.
       Insegnano i nostri maestri che è più grave il danno provocato
       dalle parole che quello provocato dal denaro. Poiché il danno
       provocato dal denaro può essere riparato restituendo la somma
       discussa, ma il danno è l’offesa provocata con le parole non può
       essere riparata con nulla. È scritto nel Talmud: Tutte le porte
       de cielo sono chiuse, tranne una, quella della sofferenza. Il
       grido di colui che si rivolge ad Hashem per il male procuratogli
       da altri, è SEMPRE ascoltato.
56 Bisogna stare molto attenti a non offendere mai un convertito
       visto che questo comandamento è ripetuto più volte nella
       Torah. Bisogna stare molto attenti a non far dispiacere mai la
       propria moglie, poiché vista la loro sensibilità, la possibilità
       che si offendano facilmente dalle parole del marito è molto
       alta.
       È scritto nel Talmud: l’uomo stia molto attenti all’onore di sua
       moglie poiché la Beracha’ non è presente nella sua casa se non
       per merito della moglie. Come è scritto in Bereshit: e Avraham
       beneficiò per merito suo (sarà). Disse Rabba: portate onore
       alle vostri mogli in modo da arricchirvi!

        Tratto da “Alacha Yomit”
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