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17 novembre 2014 כד’ חשון תשע”ה
Lunedì Momenti di Musar יום שני
L’INGRESSO E LA CASA
Si racconta di un uomo al quale venne il capriccio di costruirsi una
nuova e lussuosa casa. Dunque contattò un bravo architetto e gli
chiese di progettare un’abitazione con un atrio sfarzoso proprio
come quello delle dimore dei nobili. Terminato il progetto, l’ar-
chitetto gli mostrò il piano della casa, ma gli consigliò di ridurre
la superficie dell’ingresso ed ingrandire la casa stessa dimostran-
dogli quanto fossero sprecati tutti quei soldi e metri per l’atrio a
discapito della abitazione. Tuttavia l’uomo non volle sentire e die-
de il via ai lavori. Appena completati, organizzò l’inaugurazione
e invitò parenti e amici per esibire a tutti la sua nuova e lussuosa
dimora. Giunti sul posto, la gente si sbalordì della magnificenza
dell’ingresso rimanendo a bocca aperta, pensando inoltre che le
camere da letto, i bagni, la cucina ed il resto della casa ecc. sareb-
bero stati senz’altro conformi al suo atrio, ovvero molto più grandi
e sfarzose dello stesso. Tuttavia il loro stupore non si fece attendere
appena videro il resto, piccolo e assai meno ricco rispetto all’in-
gresso. Dunque cominciarono tutti a deridere il padrone per la sua
stoltezza nell’aver impegnato la totalità del denaro per l’ingresso
invece della parte principale della casa.
Con questa metafora il Chafez Chaim descrive la nostra situazio-
ne in questo mondo. Gli anni dell’uomo sono limitati, come scrive
il Re David nei Salmi “I nostri anni sono 70 e per i robusti 80”.
Si ha la possibilità di riservarli per l’ingresso, per il corridoio, per
l’atrio ossia per provvedere a soddisfare i propri desideri e capricci
e per procurarsi i beni materiali di questo mondo, oppure dedi-
carli principalmente all’interno della casa, alla camera da letto, al
salone, alla cucina dove si passa la maggior parte della vita, quin-
di metaforicamente dedicando tempo e denaro per lo studio della
Torà, investendo nel compimento delle mizwot invece di sprecarsi
in patrimoni vani e provvisori.
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Lunedì Momenti di Musar יום שני
L’INGRESSO E LA CASA
Si racconta di un uomo al quale venne il capriccio di costruirsi una
nuova e lussuosa casa. Dunque contattò un bravo architetto e gli
chiese di progettare un’abitazione con un atrio sfarzoso proprio
come quello delle dimore dei nobili. Terminato il progetto, l’ar-
chitetto gli mostrò il piano della casa, ma gli consigliò di ridurre
la superficie dell’ingresso ed ingrandire la casa stessa dimostran-
dogli quanto fossero sprecati tutti quei soldi e metri per l’atrio a
discapito della abitazione. Tuttavia l’uomo non volle sentire e die-
de il via ai lavori. Appena completati, organizzò l’inaugurazione
e invitò parenti e amici per esibire a tutti la sua nuova e lussuosa
dimora. Giunti sul posto, la gente si sbalordì della magnificenza
dell’ingresso rimanendo a bocca aperta, pensando inoltre che le
camere da letto, i bagni, la cucina ed il resto della casa ecc. sareb-
bero stati senz’altro conformi al suo atrio, ovvero molto più grandi
e sfarzose dello stesso. Tuttavia il loro stupore non si fece attendere
appena videro il resto, piccolo e assai meno ricco rispetto all’in-
gresso. Dunque cominciarono tutti a deridere il padrone per la sua
stoltezza nell’aver impegnato la totalità del denaro per l’ingresso
invece della parte principale della casa.
Con questa metafora il Chafez Chaim descrive la nostra situazio-
ne in questo mondo. Gli anni dell’uomo sono limitati, come scrive
il Re David nei Salmi “I nostri anni sono 70 e per i robusti 80”.
Si ha la possibilità di riservarli per l’ingresso, per il corridoio, per
l’atrio ossia per provvedere a soddisfare i propri desideri e capricci
e per procurarsi i beni materiali di questo mondo, oppure dedi-
carli principalmente all’interno della casa, alla camera da letto, al
salone, alla cucina dove si passa la maggior parte della vita, quin-
di metaforicamente dedicando tempo e denaro per lo studio della
Torà, investendo nel compimento delle mizwot invece di sprecarsi
in patrimoni vani e provvisori.
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