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16 novembre 2014 כג’ חשון תשע”ה
DomenicaMomenti di Musarיום ראשון
LUSSO ED ECCESSI
E’ risaputo e riportato su svariati libri sacri, che la nostra genera-
zione si trova agli sgoccioli prima della venuta messianica, chia-
mata quest’epoca ikve demeshicha – lett. “I Talloni del Messia”.
Questo periodo è descritto come un tempo dove le prove di fede e
di fiducia in D-o saranno così forti e spiritualmente pericolose, che
persino i grandi zadikkim di tutti i tempi passati scongiurarono di
non volerlo vivere. Uno degli esami principali al quale siamo sotto-
posti oggi è proprio la possibilità di scegliere tra la materialità, che
avvolge intensamente oggi la nostra esistenza e purtroppo anche
le nostre comunità e la scelta della spiritualità con il compimento a
pieno delle mizwot e dello studio della Torà, “rinunciando” spesso
a tante comodità che la materialità ci offre.
La materialità, la ricerca di lusso e ricchezza sono strettamente ri-
spondenti con la fede e l’avvicinamento ad Hashem. Infatti con la
ricerca della materialità, della vana modernizzazione, e del benes-
sere eccessivo, la persona è automaticamente portata a dimentica-
re il suo Padrone e i suoi obblighi verso di Lui. Non c’è difatti altra
causa così efficiente come la materialità per far dimenticare all’uo-
mo i propri doveri ed impegni in questo mondo verso Hashem,
così come ci insegna la Torà nel libro di Devarim “Si è ingrassato
(per l’abbondanza) Ieshurun (soprannome di Israele) e si è ribella-
to!”. Vale a dire che nel momento in cui la persona giova di ricchez-
za e prosperità materiale è portata molto facilmente a dimenticarsi
del S. perdendo quindi la dipendenza da Lui, e pertanto la ricerca
dei valori spirituali.
I beni materiali e le eccedenze, oltre ad estirpare il tempo, i giorni,
gli anni alla persona occupata nella loro ricerca, facendogli perdere
la sua preziosa vita spirituale dedicata alla Torà, mizwot ed opere
buone, gli tendono anche numerose prove. Continua accanto
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DomenicaMomenti di Musarיום ראשון
LUSSO ED ECCESSI
E’ risaputo e riportato su svariati libri sacri, che la nostra genera-
zione si trova agli sgoccioli prima della venuta messianica, chia-
mata quest’epoca ikve demeshicha – lett. “I Talloni del Messia”.
Questo periodo è descritto come un tempo dove le prove di fede e
di fiducia in D-o saranno così forti e spiritualmente pericolose, che
persino i grandi zadikkim di tutti i tempi passati scongiurarono di
non volerlo vivere. Uno degli esami principali al quale siamo sotto-
posti oggi è proprio la possibilità di scegliere tra la materialità, che
avvolge intensamente oggi la nostra esistenza e purtroppo anche
le nostre comunità e la scelta della spiritualità con il compimento a
pieno delle mizwot e dello studio della Torà, “rinunciando” spesso
a tante comodità che la materialità ci offre.
La materialità, la ricerca di lusso e ricchezza sono strettamente ri-
spondenti con la fede e l’avvicinamento ad Hashem. Infatti con la
ricerca della materialità, della vana modernizzazione, e del benes-
sere eccessivo, la persona è automaticamente portata a dimentica-
re il suo Padrone e i suoi obblighi verso di Lui. Non c’è difatti altra
causa così efficiente come la materialità per far dimenticare all’uo-
mo i propri doveri ed impegni in questo mondo verso Hashem,
così come ci insegna la Torà nel libro di Devarim “Si è ingrassato
(per l’abbondanza) Ieshurun (soprannome di Israele) e si è ribella-
to!”. Vale a dire che nel momento in cui la persona giova di ricchez-
za e prosperità materiale è portata molto facilmente a dimenticarsi
del S. perdendo quindi la dipendenza da Lui, e pertanto la ricerca
dei valori spirituali.
I beni materiali e le eccedenze, oltre ad estirpare il tempo, i giorni,
gli anni alla persona occupata nella loro ricerca, facendogli perdere
la sua preziosa vita spirituale dedicata alla Torà, mizwot ed opere
buone, gli tendono anche numerose prove. Continua accanto
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