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12 novembre 2014 יט’ חשון תשע”ה
MercolMedoì menti di Halakhיàיום רביע
-Il Bet Hakneset è la casa di Hashem, non è ne di ha costruito il
tempio ne di chi lo frequenta! Chi costruisce un tempio per ingran-
dire il suo nome personale, è meglio che non lo costruisca poiché
Hashem non vuole un Bet Hakneset del genere.
-È ovvio che in ogni Bet Hakneset ci debba essere un rabbino e un
gabbai che gestiscano le necessità spirituali e materiali del pubbli-
co, ma il rav e il gabbai devono sapere che il Bet Hakneset non è la
loro casa personale, ma che loro “lavorano” nella casa del Padrone
del mondo.
-Quando entriamo nei palazzi vediamo che fuori la porta è scritto:
“qua vive la famiglie “taldetali”, qua vive la famiglia “....”” . Quando
entriamo nel Bet Hakneset dobbiamo sapere che “qua vive il Pa-
drone del mondo!”. Per questo la regola stretta prevede che il Bet
Hakneset sia la costruzione più alta della città, come se fosse il ca-
stello del Re. Il talmud nel trattato di Shabat dice: “una città dove
i palazzi normali sono più alti del Bet Hakneset, in futuro sarà di-
strutta.” In ogni caso però ai giorni nostri usiamo non essere così
rigorosi in riguardo a questa Alacha, ma è comunque una grande
Mizva farlo il più bello possibile sia dentro che fuori.
-A priori non bisogna costruire un Bet Hakneset senza finestre.
Visto che il Talmud nel trattato di Berachot dice: “una persona non
preghi se non in un Bet Hakneset con finestre”. Perché sono così
importanti le finestre? In modo che ogni tanto la persona veda il
cielo e si “ricordi” di Hashem.
* Gabbai: gestore del tempio
Tratto da “5 dakot di Torah”
41
MercolMedoì menti di Halakhיàיום רביע
-Il Bet Hakneset è la casa di Hashem, non è ne di ha costruito il
tempio ne di chi lo frequenta! Chi costruisce un tempio per ingran-
dire il suo nome personale, è meglio che non lo costruisca poiché
Hashem non vuole un Bet Hakneset del genere.
-È ovvio che in ogni Bet Hakneset ci debba essere un rabbino e un
gabbai che gestiscano le necessità spirituali e materiali del pubbli-
co, ma il rav e il gabbai devono sapere che il Bet Hakneset non è la
loro casa personale, ma che loro “lavorano” nella casa del Padrone
del mondo.
-Quando entriamo nei palazzi vediamo che fuori la porta è scritto:
“qua vive la famiglie “taldetali”, qua vive la famiglia “....”” . Quando
entriamo nel Bet Hakneset dobbiamo sapere che “qua vive il Pa-
drone del mondo!”. Per questo la regola stretta prevede che il Bet
Hakneset sia la costruzione più alta della città, come se fosse il ca-
stello del Re. Il talmud nel trattato di Shabat dice: “una città dove
i palazzi normali sono più alti del Bet Hakneset, in futuro sarà di-
strutta.” In ogni caso però ai giorni nostri usiamo non essere così
rigorosi in riguardo a questa Alacha, ma è comunque una grande
Mizva farlo il più bello possibile sia dentro che fuori.
-A priori non bisogna costruire un Bet Hakneset senza finestre.
Visto che il Talmud nel trattato di Berachot dice: “una persona non
preghi se non in un Bet Hakneset con finestre”. Perché sono così
importanti le finestre? In modo che ogni tanto la persona veda il
cielo e si “ricordi” di Hashem.
* Gabbai: gestore del tempio
Tratto da “5 dakot di Torah”
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