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11 novembre 2014 יח’ חשון תשע”ה
MartedMì omenti di Musar יום שלשי
Olam aze
Chiunque Abbia mai viaggiato in aereo, sa che le comodità sono
lontane dall’essere complete. Anche se una persona pagasse mol-
to per sedere in prima classe, non potrebbe comunque arrivare
ad avere le stesse comodità di casa. Dopo tutto, nell’aereo non c’è
spazio per un letto vero, un divano vero, i viaggiatori si devono ac-
contentare di quello che c’è. Parliamo dopo tutto di un viaggio di
qualche ora. Anche se questa persona si andasse a lamentare alla
compagnia aerea per le mancate comodità, questa gli rispondereb-
be: “tra poco scenderai dall’aereo, non c’è motivo di lamentarsi”.
Per questo, noi dobbiamo ricordare che tutta la nostra vita in que-
sta mondo non è altro che un viaggio temporaneo. Noi siamo stati
“invitati a salire” e tra un po’ saremo “costretti a scendere” e salire-
mo nel mondo della verità, mentre il nostro corpo rimarrà sotto
terra. Non c’è niente di eterno in questo mondo! Immaginiamoci
una persona che aspetta l’autobus alla stazione. Appena arriva l’au-
tobus questa persona sale e inizia a far salire anche tutta casa sua, il
frigo, il forno, il letto, il tavolo ecc.. Alle domande del conducente
stupito, questa persona risponde dicendo di aver bisogno di tutta
questa roba nella mezz’ora di viaggio per arrivare al centro della
città. .... Vi sembra normale una persona del genere?? Pensate che
questa è esattamente la nostra realtà. Ci troviamo in questo mon-
do per un lasso di tempo, per un viaggio corto di qualche decina
di anni, ma ci comportiamo come se dovessimo rimanere qua per
sempre!! Ci comportiamo come la persona dell’autobus, non è as-
surdo???
Tratto da “Netive Or”
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MartedMì omenti di Musar יום שלשי
Olam aze
Chiunque Abbia mai viaggiato in aereo, sa che le comodità sono
lontane dall’essere complete. Anche se una persona pagasse mol-
to per sedere in prima classe, non potrebbe comunque arrivare
ad avere le stesse comodità di casa. Dopo tutto, nell’aereo non c’è
spazio per un letto vero, un divano vero, i viaggiatori si devono ac-
contentare di quello che c’è. Parliamo dopo tutto di un viaggio di
qualche ora. Anche se questa persona si andasse a lamentare alla
compagnia aerea per le mancate comodità, questa gli rispondereb-
be: “tra poco scenderai dall’aereo, non c’è motivo di lamentarsi”.
Per questo, noi dobbiamo ricordare che tutta la nostra vita in que-
sta mondo non è altro che un viaggio temporaneo. Noi siamo stati
“invitati a salire” e tra un po’ saremo “costretti a scendere” e salire-
mo nel mondo della verità, mentre il nostro corpo rimarrà sotto
terra. Non c’è niente di eterno in questo mondo! Immaginiamoci
una persona che aspetta l’autobus alla stazione. Appena arriva l’au-
tobus questa persona sale e inizia a far salire anche tutta casa sua, il
frigo, il forno, il letto, il tavolo ecc.. Alle domande del conducente
stupito, questa persona risponde dicendo di aver bisogno di tutta
questa roba nella mezz’ora di viaggio per arrivare al centro della
città. .... Vi sembra normale una persona del genere?? Pensate che
questa è esattamente la nostra realtà. Ci troviamo in questo mon-
do per un lasso di tempo, per un viaggio corto di qualche decina
di anni, ma ci comportiamo come se dovessimo rimanere qua per
sempre!! Ci comportiamo come la persona dell’autobus, non è as-
surdo???
Tratto da “Netive Or”
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