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6 novembre 2014 ‫יג’ חשון תשע”ה‬

Giovedì Momenti di Musar‫יום חמישי‬

TUTTO IL CREATO E’ PER IL SUO ONORE
L’intero scopo del benessere mondano, come la Torà lo intende,
non è la possibilità di indulgere in piaceri fisici ma solo la
promozione della santità. Tutte le cose buone di questo mondo
sono qui per il proposito della santità, e per niente altro. Questo è
quindi il significato dell’affermazione “la ricompensa di una mitzvà
è la mitzvà stessa”. Non c’è ricompensa per una mitzvà in questo
mondo, se non l’opportunità sempre maggiore di adempiere a più
precetti. Tutto il benessere mondano che un giusto riceve è solo a
questo fine. Ne segue che la santità è inerente a tutte le questioni
mondane, in quanto possono essere utilizzate per aumentarla.
Sono “strumenti” di santità. Nel Tempio tutti i vasi, e tutte le cose
necessarie al servizio, prendevano parte alla santità. Allo stesso
modo, nel mondo di tutti i giorni, ogni cosa, per quanto essa sia
“mondana”, ha qualcosa di quella santità, dal momento che può
essere utilizzata per un proposito santo. Questo è il profondo
e meraviglioso significato del noto detto dei nostri Rabbini che
afferma che la scrivania di uno studente sapiente è come un altare
e il suo cibarsi assomiglia a un korbàn. Il cibo, per una simile
persona, è certamente un atto sublime e santificato dal momento
che permette di rinforzarsi nel santificare la Torà. Felice è colui che
può adempiere a precetti simili in santità e purezza! Ma dobbiamo
fare un passoavanti e saremo forzati a unaconclusione straordinaria
e in qualche modo terrificante. Chiunque utilizzasse i vasi del
Tempio in modo improprio, ovvero, per un qualsiasi proposito al
di fuori del sacro uso per il quale erano intesi, si rendeva colpevole
del peccato di me’ilà (uso improprio di oggetti santificati) e doveva
fare espiazione. Ne deriviamo quindi che chiunque tragga piacere
(o benefici) dalle cose del mondo per i propri egoistici propositi è
colpevole del peccato che riguarda l’uso improprio di oggetti santi.
Non appena egli le utilizza per il proprio piacere materiale, invece
che ai fini di onorare sempre più i precetti, le ha allontanati dal
loro uso originario!
(Tratto dal libro La Conquista della verità di R. Dessler)

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