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5 novembre 2014 יב’ חשון תשע”ה
MercolMedoì menti di Halakhיàיום רביע
Berachot sulla “Vista”
-Con l’arrivo dell’inverno è opportuno iniziare a riguardare le Be-
rachot che bisogna fare in caso di vista o di ascolto di alcuni fe-
nomeni naturali come tuoni e lampi. Ci sono inoltre, nello stesso
argomento berachot davvero poco diffuse come quelle sulla vista di
un posto dove è stato fatto un grande miracolo ad Am Israel.
-Prima di iniziare bisognare fare una premessa: in caso di dubbio
se bisogna fare una berachà o meno è meglio non farla, poiché fare
una berachà “invano” è un’azione molto grave e potrebbe corri-
spondere ad un divieto della Torah, mentre la recitazione di una
beracha di quel tipo deriva dai maestri e non dalla Torah .
La fonte di tutto ciò, deriva dall’ultimo capitolo della Mishnà del
trattato di Berachot.
-Quando una persona vede un lampo, deve dire subito “ Bauruch
Ata. H. Elo.nu Meleh HaOlam, Osse Maa’sè Bereshit! “
-E’ opportuno non parlare tra l’avvistamento del fenomeno natu-
rale e la berachà.
-Se una persona sente un tuono invece, deve fare la seguente bera-
chà: “ Bauruch Ata. H. Elo.nu Meleh HaOlam,Shekocho Ughevu-
ratò Malè Olam” .
-La Berachà sull’arcobaleno è invece “ Bauruch Ata. H. Elo.nu Me-
leh HaOlam, Zocher Ha-Berit, veNemaan bibereiotav, veKayam
beMaamarò.
-Nonostante sia una mizvà fare la benedizione sull’arcobaleno è
opportuno non guardarlo troppo.
L’arcobaleno nasconde un significato profondo: ogni volta che lo
guardiamo dobbiamo ricordarci del patto che H. ha fatto proprio
con Noè e sarà un patto eterno.
C’è anche un altro significato: dopo ogni “tempesta”, il cielo torna
soleggiato. Allo stesso modo, dopo ogni periodo brutto della vita
seguirà sicuramente un periodo positivo.
La Shoà ne è un esempio: agli inizi degli anni ’40, Am Israel ha
vissuto uno dei periodi più brutti di tutta la storia e subito dopo, ha
vissuto uno dei più belli: la creazione dello stato di Israele.
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MercolMedoì menti di Halakhיàיום רביע
Berachot sulla “Vista”
-Con l’arrivo dell’inverno è opportuno iniziare a riguardare le Be-
rachot che bisogna fare in caso di vista o di ascolto di alcuni fe-
nomeni naturali come tuoni e lampi. Ci sono inoltre, nello stesso
argomento berachot davvero poco diffuse come quelle sulla vista di
un posto dove è stato fatto un grande miracolo ad Am Israel.
-Prima di iniziare bisognare fare una premessa: in caso di dubbio
se bisogna fare una berachà o meno è meglio non farla, poiché fare
una berachà “invano” è un’azione molto grave e potrebbe corri-
spondere ad un divieto della Torah, mentre la recitazione di una
beracha di quel tipo deriva dai maestri e non dalla Torah .
La fonte di tutto ciò, deriva dall’ultimo capitolo della Mishnà del
trattato di Berachot.
-Quando una persona vede un lampo, deve dire subito “ Bauruch
Ata. H. Elo.nu Meleh HaOlam, Osse Maa’sè Bereshit! “
-E’ opportuno non parlare tra l’avvistamento del fenomeno natu-
rale e la berachà.
-Se una persona sente un tuono invece, deve fare la seguente bera-
chà: “ Bauruch Ata. H. Elo.nu Meleh HaOlam,Shekocho Ughevu-
ratò Malè Olam” .
-La Berachà sull’arcobaleno è invece “ Bauruch Ata. H. Elo.nu Me-
leh HaOlam, Zocher Ha-Berit, veNemaan bibereiotav, veKayam
beMaamarò.
-Nonostante sia una mizvà fare la benedizione sull’arcobaleno è
opportuno non guardarlo troppo.
L’arcobaleno nasconde un significato profondo: ogni volta che lo
guardiamo dobbiamo ricordarci del patto che H. ha fatto proprio
con Noè e sarà un patto eterno.
C’è anche un altro significato: dopo ogni “tempesta”, il cielo torna
soleggiato. Allo stesso modo, dopo ogni periodo brutto della vita
seguirà sicuramente un periodo positivo.
La Shoà ne è un esempio: agli inizi degli anni ’40, Am Israel ha
vissuto uno dei periodi più brutti di tutta la storia e subito dopo, ha
vissuto uno dei più belli: la creazione dello stato di Israele.
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