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merito del kaddish nel mondo dove ti
MOMENTI trovi ora, non ti verrà sottratto sicu-
ramente! Tu sai bene il motivo per il
DI MUSàR quale non abbiamo bambini: non ave-
vamo un mikwe nella nostra sperduta
TAHARAT AMISHPACHA’ cittadina, e questo è per te un merito
immenso...!
E tutti insieme, mi disse
Un ebreo di Gerusalemme qual-
quell’ebreo, con commozione re-
che anno fa mi raccontò che una
citammo il kaddish per Sasha.
volta, quando lui lavorava pres-
Quest’ultimo, anche se probabil-
so la chevrà kaddishà (onoranze
mente non era cresciuto in una
funebri) di Gerusalemme, arrivò
famiglia osservante, per anni si
all’ufficio una donna russa che
era trattenuto dall’avere rappor-
aveva da poco fatto l’alyà e pian-
ti con la moglie con lo scopo di
geva dichiarando che era appena
compiere il precetto di Hashem,
morto il marito Sasha. La donna
di osservare la Taharat Amishpa-
dall’aspetto non sembrava osser-
chà. Sicuramente Sasha non ha
vante, tuttavia desiderava sep-
bisogno del nostro kaddish, il suo
pellire il marito secondo i dettami
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posto nel Gan Eden è assicurato!
dell’alachà. Subito organizzarono
Sasha, che il suo ricordo sia di
la levayà, chiesero alla donna se
benedizione, sapeva che così è la
aveva figli o altri presenzianti, ma
vita dell’ebreo, così e non in un
lei rispose negativamente. Quan-
altro modo, perché veramente Am
do fecero scendere la salma dal
Israel non può sussistere senza la
carro funebre avvolto nel talled
Taharat Amishpachà……
per condurlo verso la fossa, disse
la donna singhiozzando: “Non si
usa forse dire qualche parola in onore
del defunto, l’esped?!” E le rispo-
sero: “Certo!”. Allora, visto che
non c’era nessuno che conosceva
il marito che potesse fare l’esped,
ella disse stando davanti alla letti-
ga: “Non abbiamo un figlio che possa
dire per te il kaddish, però Sasha, il
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