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RACCONTO DI SHABBAT
ParasHaT sHeLacH LecHà
Rabbi Avraham Trop, capo della Yeshivà di Karlin in America, era soli-
to raccontare che una volta, quando da giovane studiava nella città di
Radin, in Polonia, si ammalò gravemente tanto da giungere ad essere
in pericolo di vita.
I suoi amici corsero quindi immediatamente dal Chafetz Chaijm, rap-
presentando lui che il suo allievo Avraham Trop stava rischiando la pro-
pria vita a causa di una grave malattia. Lo Tzaddiq disse loro di recarsi
dal proprio amico e sussurrargli all’orecchio che, se avesse preso su di
sé l’impegno di diffondere la Torah tra i giovani d’Israele per tutta la
sua vita, si sarebbe salvato dal male che lo affliggeva.
I ragazzi corsero da Rabbi Avraham, ma lo trovarono già in stato di
incoscienza.
Tornarono pertanto di corsa dal Chafetz Chaijm, spiegandogli la grave
situazione in cui purtroppo si trovava il loro amico: lo Tzaddiq decise
quindi di recarsi personalmente al capezzale di Rabbi Avraham.
Una volta entrato nella stanza, il Chafetz Chaijm ordinò a tutti i presenti
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di uscire da là. I ragazzi si misero ad origliare alla porta ed a sbirciare
dal buco della serratura, e videro che lo Tzaddiq si era rivolto verso il
muro ed aveva iniziato ad invocare i nomi di tutti i parenti defunti di
Rabbi Avraham Trop, i quali erano pubblicamente conosciuti per la loro
rettitudine e grandezza nello studio della Torah: “Andate presso il Trono
della Gloria di Hashem e dite Lui che Avraham ha preso su di sé l’impegno
di insegnare la Torah, per tutto il corso della sua vita, ai giovani del popolo
d’Israele!”, disse lo Tzaddiq rivolgendosi alle anime degli avi di Rabbi
Avraham Trop.
Il Chafetz Chaijm uscì quindi dalla stanza, e, dopo un pò di tempo, le
condizioni fisiche del malato iniziarono a migliorare, tanto che egli co-
minciò a dare segni di vita e, alla fine, si ristabilì completamente.
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