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le cui ramificazioni sono tre: la gio-
                MOMENTI             ia, la dedizione e la gelosia. L’amo-
                                    re [di D_o] è quello dell’uomo che
                DI MUSàR            desidera e anela veramente a essere
                                    vicino al Signore benedetto e perciò
                                    insegue la Sua santità come si fa con
                                    ciò che si desidera immensamente;
        MESSILAT YESHARIM –         al punto che pronunciarne il Nome
        Il sentiero dei giusti      benedetto,  tesserne  l’elogio  e  stu-
        Gli elementi della devozione  diare la Sua Torà e la Sua benedetta
                                    maestà divina sono per lui un vero
        Riguardo  a  coloro  che  studiano   piacere e una vera delizia.
        la  Torà,  c’è  un  versetto  che  dice:   Così come uno ama la sposa della
        “Alzati davanti alla canizie e rispetta   propria gioventù e il proprio uni-
        l’anziano”, da cui impariamo che si   co figlio con un amore così intenso
        addice al devoto di onorare gli an-  che basta parlare di loro per susci-
        ziani in tutti i modi possibili. E già   tare in lui un sentimento di delizia,
        dissero i Maestri che il versetto (Sal-  come è detto (Geremia 31, 20): “Per-
        mi 16, 4) “E onorerà i timorosi di D_o”   ché più parlo di lui e più Mi ritorna in
        si riferisce a Yoshafat, re di Giudea,   mente”. Allo stesso modo, chi vera-
        che quando vedeva uno studioso di   mente ama il Creatore non smette-
        Torà si alzava dal trono e lo baciava   rà di certo di servirLo se non quan-
        chiamandolo “Mio Rabbi, mio Rabbi,   do  assolutamente  costretto;  e  non
        mio maestro, mio maestro!” E Rabbi   ci sarà bisogno di convincerlo o di
        Zera quando era sfinito per il tanto   invogliarlo a [compiere il] servizio
        studio, si piazzava all’ingresso del-  di D_o: al contrario, il suo cuore lo
        la casa di studi per fare una Mitzvà   trasporterà e lo sospingerà a farlo,
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        alzandosi  davanti  agli  studiosi  di   a meno che un serio ostacolo non
        Torà. Già sappiamo che tutti questi   glielo impedisca.
        comportamenti sono graditi al San-  Ecco, questa è la virtù agognata che
        to,  benedetto  Egli  sia,  che  ce  l’ha   i primi devoti, santi celesti, ebbero
        rivelato esplicitamente. Perciò, chi   il privilegio di acquisire, come dis-
        vuole  procurare  soddisfazione  al   se il re Davide, la pace sia su di lui
        Creatore li adotterà, si farà sempre   (Salmi 42, 2-3): “Come un cervo anela
        più  astuto  e  continuerà  a  fare  ciò   ai ruscelli, così la mia anima anela a
        che è giusto agli occhi di D_o bene-  Te, o Signore. La mia anima ha sete del
        detto. Ciò include anche il rispetto   Signore,  D_o  vivente:  quando  verrò
        della sinagoga e della casa di stu-  [...]?”; e anche (Salmi 84, 3): “La mia
        di, nelle quali non basta evitare di   anima brama e languisce per i cortili di
        comportarsi  con  frivolezza,  bensì   Hashem ecc.”; e (Salmi 63, 2): “La mia
        bisogna onorarle con ogni sorta di   anima ha sete di Te, la mia carne Ti de-
        rispetto  e  di  reverenza  in  ognuna   sidera”. Tutto ciò è dovuto al forte
        delle proprie abitudini e delle pro-  desiderio che provava per Hashem
        prie azioni. Tutto ciò che non si fa-  benedetto. E come disse il profeta
        rebbe nel palazzo di un re possente,   (Isaia 26, 8): “Il desiderio della mia ani-
        non lo si faccia nemmeno lì.  ma è per il tuo Nome e per il ricordo di
        Parliamo  ora  dell’amore  [di  D_o],   Te”; e disse: “La mia anima aspira a
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