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MOMENTI DI HALAKHà


        La Torà addoLcisce i momenTi difficiLi
        È scritto nel trattato di Berachot: “Se una persona vede che gli capitano delle
        sofferenze, deve farsi un esame di coscienza per capire dove ha sbagliato. Se lo
        fa e non trova nessun errore, deve attribuire le sofferenze al peccato del bitul
        Torà*”.
        Quando una persona vede che le sofferenze, o meglio che il giudizio di
        Hashem è su di lui, deve controllare le sue azioni. Se trova un qualcosa
        di sbagliato, allora attribuisce le sofferenze a questa cosa sbagliata, ma
        se non trova niente, attribuisce le sofferenze al peccato di non aver stu-
        diato Torà.
        Perché  se  non  trova  niente  deve  attribuire  la  sofferenza  proprio  alla
        mancanza dello dello studio della Torà?
        Perché la Torà addolcisce le sofferenze e calma il giudizio di Hashem.
        La Torà cancella il giudizio di Hashem in questo mondo, quando ci sono
        momenti difficili, perciò se la persona non studia Torà non c’è nulla che
        addolcisca questo momento. Se non c’è nulla che addolcisce il giudizio
        di Hashem, questo diventa sempre più forte.
        Se invece si aumenta la Torà, il male e le cose negative nel mondo per-
        dono forza.
        Per questo bisogna sforzarsi il più possibile di studiare Torà; ad ogni
        lezione, in ogni occasione bisogna partecipare e far partecipare. Ogni
        persona che portiamo a lezione, ogni persona a cui permettiamo di stu-
        diare Torà, fa sì di poter addolcire il giudizio negativo sul mondo e evi-
        tare tantissime sofferenze.
        *Bitul Torà: Ogni ebreo ha la mizvà di studiare Torà in ogni momento
        della giornata. Nel momento in cui si occupa di altre mitzvot, come il
        lavoro, la famiglia, ecc., è esente da questa mizvà. Ma nel momento in
        cui è libero e si potrebbe occupare di Torà, e non lo fa, trasgredisce il
        divieto di Bitul Torà.
        Tratto da “Darkey Yeshaiau” Rabbi Yeshaiau Yosef Pinto Shlita



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