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ה’ כסלו תשע”ו
Momenti di Halakhà
Mizvat zimun 13
-Hanno stabilito i chacamim che tre persone che mangiano insieme un
pasto a base di pane, sono obbligati a recitare la Birkat HaMazon con יום שלשי
zimun-invito.
-Se le persone che hanno mangiato insieme sono dieci, recitano zimun
con il nome Elo-enu e il fatto che si sono riuniti insieme per lodare
Hashem é questo stesso una grande lode ad Hashem poichè c’è scritto nei
Tehillim (34.4) “Ingrandite il nome di Hashem con me e lodiamo il suo
nome insieme.”
-Secondo la maggior parte dei poskim quella dello zimun è una mitzva
miderabban-comandata dai rabbanim, mentre secondo il Chazon Ish זצ”ל
è una mitzvà mideoraita-della Torà.
-Ci sono usi differenti nel recitare lo zimun, l’uso più comune è quello
scritto nello Shulchan Aruch in cui colui che invita dice: “I signori
benedicano”. Gli altri commensali dicono: “sia benedetto il nome di
Hashem ora e per sempre” Colui che invita: “Con il permesso dei signori
colui che ci ha dato il cibo che abbiamo mangiato” Gli altri commensali
dicono: “benedetto colui che ci ha dato il cibo che abbiamo mangiato”.
Colui che invita conclude dicendo: “Benedetto lui e il suo nome” e subito
dopo iniziano a recitare la birkat hamazon.
-Il minag secondo i sefarditi è che colui che invita non dice l’ultima frase
suddetta.
-Il fondamento dello zimun era quello che colui che invita, benediceva
tutte le berachot con l’intenzione di fare uscire d’obbligo i commensali
e quest’ultimi non recitavano la birkat hamazon ma ascoltavano da chi
benediceva con l’intenzione di uscire d’obbligo. Però hanno stabilito i
Cachamim che ogni commensale benedica per se stesso sotto voce.
-In ogni caso è giusto che colui che benedice, benedica a voce alta e i
commensali dicono parola per parola con colui che benedice affinchè
benedicano insieme e per questo è chiamata birkat hazimun- benedizione
di invito. I commensali devono affrettarsi a finire leggermente prima di
chi la recita a voce alta così che possano rispondergli amen.
-Se ci si trova nel dire la Birchat Amazon il minagh secondo i sefarditi
è di non rispondere amen alle berachot della benedizione del pasto di
qualcun altro che la recita.
-Secondo lo Shulchan Aruch a posteriori, se gli è difficile recitare tutta la
birkat hamazon con colui che la recita a voce alta, bisogna perlomeno che
concluda con lui la parte principale dello zimun ossia la birkat hazimun
mentre secondo Ramà (fonte ashkenazita) a posteriori deve recitare fino
alla prima berachà della birkat hamazon “azan et akol” o nel caso che non
dice la birchat amazon in quel momento, ascoltarla da colui che recita lo
zimun senza parlare.