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כג’ אייר תשע”ה
Momenti di Halakhà
Regole riguardanti gli ziziot 49
DOMANDA: Quanto devono essere lunghi gli ziziot?
RISPOSTA: A priori la lunghezza deve essere di 12 agudalim-polli- יום שלשי
ci, equivalente a 24cm, per far si che lo zizit sia benfatto. Questa
lunghezza bisogna misurarla dopo la legatura completa dei 4 fili
al tallit, e calcolare dal bordo dell’angolo del tallit dove è legato lo
zizit (e non dal foro), fino all’estremità della frangia stessa.
-Per abbellire lo zizit bisogna che si proporzioni la sua lunghezza,
in modo che i nodi e gli avvolgimenti siano di lunghezza un terzo
della misura totale ed i fili due terzi, quindi circa 8cm i nodi e gli
avvolgimenti e di 16cm i fili rimanenti dopo la legatura.
-Secondo numerose autorità rabbiniche, la misura suddetta com-
promette l’idoneità degli ziziot quindi ci si deve sforzare a priori di
comprare ed apporre solo frange che raggiungono quella misura.
-Tuttavia a posteriori nel caso che non si disponesse di fili ab-
bastanza lunghi per poter legare gli ziziot ed arrivare alla misura
di 24cm, si potrà utilizzare dei fili che legandoli, si raggiunga la
lunghezza di 8cm e sarà permesso inoltre recitarci la berachà.
-Se dopo la legatura, gli ziziot misureranno più di 24cm, non ci
sarà l’obbligo di accorciarli, comunque se lo si vorrà fare, sarà op-
portuno tagliargli non con un utensile di metallo come un coltello
o delle forbici, bensì con i denti o con un frammento di vetro o
simili.
-Secondo la Torà per essere considerato zizit idoneo per uscirci
d’obbligo indossando il vestito sul quale lo si è legato, basta in-
filare 4 fili nei 4 fori di ogni angolo, poi piegarli in due facendoli
scendere sull’angolo ricavandone quindi 8, e dopo di ciò avvolgere
un filo intorno agli altri per solo tre volte e farci quindi un doppio
nodo. In questo modo la Torà scritta ci ha comandato di eseguire
lo zizit. I nostri Maestri però ci hanno comandato per rendere più
bella questa importante mizwà, di comporlo come detto sopra, di
un terzo della lunghezza con dei nodi ed avvolgimenti (nell’alacha
questa parte dello zizit ha il nome di “ghedil”) e due terzi lascian-
doli sciolti (“anaf”). Nelle prossime pagine beezrat A’ vedremo i
vari usi su come legare lo zizit.
(tratto da Alachà Berurà di Rav David Yosef)