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29 aprile 2015
Momenti di Musàr
MercoledìTaharat amishpachà – Più rispetto per la donna
C’è chi pensa che le regole prescritte dalla mizwà del Taharat Ami-
shpachà, siano motivo di disonore per la donna, per il fatto che le si
attribuisca il nome di “impura”. Tuttavia, con un po’ di riflessione,
è facile costatare che è vero esattamente il contrario: questa mizwà
innalza appieno la posizione e la dignità delle donna.
Psicologi e consulenti sociali rivelano l’esistenza di un malessere
diffuso presso le donne sposate, cioè quello di sentire una forte
mancanza di affetto da parte del marito, che si limita solamente in
occasione del contatto fisico, facendole mancare quindi, quella sen-
sazione di avere una relazione con il marito più profonda e virtuosa
di un gretto contatto carnale. Questa inquietudine causa all’animo
sensibile della donna la sensazione di essere sfruttata ed offesa.
Questa desidererebbe dal marito che il loro legame affettuoso, non
si limitasse affatto ad un semplice atto, ma che si diramasse in tutti
i contesti della vita. Il marito deve rapportarsi alla moglie non come
22 se questa fosse una semplice bambola di ceramica, o un gingillo che
rappresenta unicamente una fonte di godimento per il corpo.
Presso le coppie che si attengono alle leggi della Taharat Amishpa-
chà, la donna ha il merito di vivere un periodo nel quale il legame
con il coniuge non è limitato o spinto solamente dal contatto fisico.
Questi sviluppano il loro rapporto d’amore con altri mezzi molto
più autentici e proficui, portando la donna a sentirsi veramente
amata dal marito e ad avvertire che il loro legame non è dipeso da
un atto corporale, ma da qualcosa di più profondo.
Il famoso dottore e psicologo Z.C. Lipshiz puntualizzò: “Nel perio-
do che la moglie è vietata al marito, viene data all’uomo la possibi-
lità di accrescere la propria relazione intima con la consorte, senza
essere spinto dai suoi istinti carnali. In questo periodo impara a
vedere la moglie sotto il profilo di essere umano, a fare attenzione
ai suoi sentimenti e dimostrarle il proprio affetto con parole e gesti
amorevoli”. Questo è il momento in cui l’uomo scopre l’aspetto più
umano della moglie, rivela la sua interiorità, le sue qualità esclusi-
ve, e ottiene la possibilità di apprezzare il mondo intimo e spiritua-
le della donna.
Beato il popolo che Hashem è il Suo D. e al quale viene indicato il
percorso di vita integra ed autentica!