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8 marzo 2015

              Momenti di Musàr

DomenicaIl sogno di Rabbi Ytzkhàk di Praga
        Nella città di Praga viveva un ebreo osservante di nome Rabbi Ytzkhàk,
        Una notte Rabbi Ytzkhàk sognò una cittadina lontana, che ricordava
        da quando era piccolo. In quella cittadina si trovava un grande
        ponte, che fungeva da arteria principale del traffico. Rabbi Ytzkhàk
        sognò che sotto questo ponte si trovava un tesoro segreto, e che per
        appropriarsene avrebbe semplicemente dovuto scavare in un punto
        determinato. La notte seguente il sogno riapparve e Rabbi Ytzkhàk
        si rivolse alla moglie. Le disse: “Moglie cara, devo partire per recarmi
        nella cittadina che mi è apparsa, non posso trascurare un sogno
        simile, troppo preciso per essere illusorio”. “Come desideri” rispose la
        moglie, e gli augurò buona fortuna. Dopo un viaggio in treno di due
        giorni Rabbi Ytzkhàk raggiunse finalmente il ponte designato e iniziò
        a scavare. Mentre era ancora impegnato negli scavi, sentì una mano
        poggiarsi sulla sua spalla. Voltandosi trovò con sorpresa un gruppo di
        soldati del posto, con i fucili puntati nella sua direzione.
        “Cosa stai cercando qui, ebreo, vuoi forse nascondere una bomba
        sotto il ponte?”, chiese il comandante del gruppo. “Assolutamente
40 no”, rispose Rabbi Ytzkhàk, “ma se vi raccontassi il motivo per cui mi
        trovo qui non mi credereste”. “Racconta!”. “E già da qualche giorno
        che mi appare in sogno questo ponte, sotto il quale sarebbe nascosto
        un grande tesoro. Per questo sono venuto qui a scavare,!”. “Stupido
        ebreo!”, scoppiò a ridere il comandante, “Se credessi io ai sogni come
        fai tu, avrei dovuto inoltrarmi in un viaggio di due giorni per la città di
        Praga, e cercare un ebreo di nome Rabbi Ytzkhàk; è da due giorni che
        sogno che sotto il suo forno è nascosto un tesoro”.
        Rabbi Ytzkhàk capì allora lo scopo del suo sogno, e si affrettò a separarsi
        dal comandante. “Avete proprio ragione”, disse, “credere ai sogni è una
        perdita di tempo”. Tornò dunque velocemente a casa e, quando arrivò,
        chiese subito a tutti i familiari di uscire per permettergli di demolire il
        forno. La moglie si spaventò e pensò che suo marito fosse impazzito.
        Rabbi Ytzkhàk, però, convinto di quello che stava facendo, distrusse
        il forno, e dopo aver scavato una piccola buca, trovò realmente un
        tesoro di lingotti d’oro, proprio all’interno della sua casa.
        Molti di noi cercano la felicità, la soddisfazione, la realizzazione
        ovunque e non a “casa propria”. Molti si informano sulle culture
        orientali, occidentali, sugli usi e costumi dei goim, di “essere come
        loro” alla ricerca continua del “tesoro”. Fermiamoci un momento e
        cerchiamo dentro di noi, nell’ebraismo, nella Torà e nelle mizwot a
        casa nostra; scopriremo che il tesoro nascosto si trova proprio nel
        nostro soggiorno, appunto “sotto il forno”.

         (tratto dal libro La Lettera)
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