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sia  attribuito  a  un  determinato   zioni,  come  famiglia,  comunità  o
        paese,  città  o  comunità,  o  anche   gruppo nazionale.
        solo a una specifica famiglia, ogni   Cerchiamo di imitare chi ha fissato
        membro di quel gruppo ha l’obbli-  un tempo per lo studio della Torà,
        go di continuare quella tradizione   chi  non  ha  perso  una  preghiera
        se ha un fondamento halachico. La   nei dieci anni passati, o chi non ha
        forza del nostro lignaggio e il suo   passato un giorno senza chiamare
        futuro si basano sulla capacità di   i suoi genitori, rendendo concreto
        ogni anello della catena di restare   il nostro impegno. Manteniamo le
        saldo alle vie della Torà. Il nostro   nostre tradizioni e eredità, e meri-
        rifiuto risoluto di deviare dai no-  tiamo di essere parte della catena
        stri costumi è ciò che ci ha tenuti   eterna che sostiene il nostro popo-
        insieme  nel  corso  delle  genera-  lo e la nostra Torà.


                   MOMENTI DI HALAKHà


        sHaBBaT

        Lo  Shabbat  pomeriggio  bisogna  essere  molto  attenti  nel  compiere  la
        Mitzvà della Seudà Shelishit [terzo pasto], e ci si sforzi di adempiervi
        mangiando del pane in quantità superiore ad un KeBetzà [circa 56 gr.]
        anche se si è gia sazi.
        Se non è possibile mangiare del pane in quantità superiore della misura
        di un KeBetzà, se ne mangi perlomeno in quantità pari ad un KeZait
        [circa 28 gr.], ed in quel caso si faccia Netilat Yadaim senza recitare la be-
        rachà (poichè in misura inferiore ad un KeBetzà essa non è necessaria].
        Se non si riesce a mangiare per niente, oppure se si sta male per aver
        mangiato troppo, non c’è necessità di affliggersi poiché questa Seudà
        Shelishit è stata comandata per deliziarci nello Shabbat e non per sof-
        frire in esso.
        Ad ogni modo “il saggio ha gli occhi sulla testa” [cioè in questo caso
        una persona giudiziosa prevede che mangiando troppo a pranzo diffi-
        cilmente riuscirà a consumare un altro pasto], e pertanto non si riempirà
        la pancia durante il pranzo, in modo da poter avere ancora spazio per la
        Seudà Shelishit, ed in maniera particolare durante le giornate d’inverno
        che sono molto corte.
        ( Yalqut Yosef Hilcot Shabbat - Cap. 291, 1 )
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