Page 25 - Yiar 5779
P. 25
di tale Santo giorno.
DERASHà La santità dello Shabbat – rispon-
DI de tale commentatore – può e deve
SHABBAT essere messa da parte solo di fron-
te ad una situazione di pericolo per
l’anima di un ebreo, e ciò in quan-
paRashà eMoR to, in assenza del popolo d’Israele,
non potrebbe esserci nemmeno lo
“Sei giorni si potrà fare il lavoro, ma
Shabbat, cosicché nessuno potreb-
nel settimo giorno ci sarà una cessa-
be rendere testimonianza del ripo-
zione che implica completa astensione
so a cui si è sottoposto HaQadosh
dal lavoro, sacra convocazione, non Baruch Hu il settimo giorno della
farete alcun lavoro; è Shabbat, desti-
creazione. Quando, però, un ebreo
nato al Signore, in tutte le vostre sedi”
omette di rispettare lo Shabbat,
(Vaiqrà 23, 3).
egli si rende inferiore anche agli
Secondo quanto stabilito dalla To-
animali venendo meno al compito
rah, un ebreo che trasgredisce vo- fondamentale per il quale è stato
lontariamente lo Shabbat compien-
creato, e pertanto la Torah ne pre-
do lavori proibiti durante tale Santo
vede la condanna a morte quale
giorno, se previamente ammonito è
unica forma di espiazione, posto
passibile di pena di morte, mentre, che, in assenza di tale sanzione,
in assenza di previa ammonizione,
egli sarebbe comunque sottoposto
verrà sanzionato con la gravissima
sAbATO l 18 MAGGIO 2019 -13 YIAR 5779
alla ben più grave pena del qaret,
pena spirituale del qaret – recisio-
vedendo addirittura reciso in radi-
ne dell’anima dal suo popolo (cfr.
ce il legame spirituale che lo lega
Rashì su Shemot 31, 14).
ad Hashem ed alla Sua Torah.
Si interroga il Meshech Choqmà
Ciò è quanto è scritto nella Torah:
in ordine all’apparente contrad-
“Osserverete lo Shabbat perché per voi
dizione riscontrabile nella Torah
è sacro” (Shemot 31, 14), ovverosia,
laddove, da una parte stabilisce la essendo stato donato a ciascun
condanna a morte di un ebreo che
ebreo affinché possa rispettarlo in
abbia profanato intenzionalmente
onore di D-o Benedetto, lo Shabbat
lo Shabbat e, dall’altra, impone co-
risulta secondario rispetto alla sua
munque l’obbligo di infrangere lo
vita, ma ciò solo qualora tale ebreo
Shabbat anche solo in presenza di
lo osservi effettivamente, mentre,
un dubbio circa il possibile rischio
in caso di profanazione del Santo
per la vita di un ebreo (piquach
giorno dello Shabbat, egli si è già
nefesh), lasciando così intendere
di per sé “estraniato” dal popolo
che l’esistenza di ciascun ebreo è d’Israele, ed è pertanto passibile
più importante anche del rispetto
di pena di morte.
25