Page 56 - Adar II 5779
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ĈĔēęĎēĚĆ ĉĆ ĕĆČǤ ͤ͝
        Le parole di Rashì sopra citate ci insegnano infatti che gli ebrei in-
        †‹‰‡–‹ ‘ †‡„„‘‘ ƒơƒ––‘ ‡••‡”‡ ƒŽŽ‘–ƒƒ–‹ ± –ƒ–‘‡‘ †‡”‹-
        si, bensì aiutati ed accolti con fare benevolo ed atteggiamento sor-
        ridente. La Torah ci comanda inoltre di onorare adeguatamente un
        povero ebreo, allo stesso modo in cui Hashem †‡•‹†‡”ƒ Ž‡ ‘ơ‡”–‡ǡ
        seppur misere e maleodoranti, da lui presentate.
        Se si  onora un povero  ebreo,  Hashem onorerà a sua volta colui
        che lo ha onorato; se invece, Chas veChalila, si disprezza un ebreo
        indigente, si consideri  bene colui che si sta disprezzando:  una
        ’‡”•‘ƒ  Žƒ  …—‹  ‘ơ‡”–ƒǡ  ƒ‹  –‡’‹  †‡Ž   ƒ–—ƒ”‹‘ǡ  Dz…‘’Ž‡–ƒ˜ƒdz  ‡†
        “onorava” lo stesso altare di HaQadosh Baruch Hu.

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        “Certamente! – risposte lo Tzaddiq – “Anche io sono sicuramente
        incappato, purtroppo, in una condotta errata su questioni economi-
        che. Saprai senz’altro che io mi occupo di commercio, e che molte
        persone si recano ad acquistare nel mio piccolo negozio dei beni di
        loro necessità. Ebbene, a volta mi capita che una certa pagina del
        taccuino su cui segno i conti dei miei clienti si straccia o, comunque,
        rovina a tal punto da impedirmi di leggere e ricordarmi con esattez-
        za le somme che devo ancora ricevere da loro. Da ciò deriva quindi
        la possibilità che, in alcune occasioni, io abbia potuto ricevere dai
        miei clienti somme di denaro che però, in realtà, non mi dovevano.
        Per tutta la mia vita ho sempre tenuto in considerazione questo fon-
        †ƒ‡–ƒŽ‡ ’”‹…‹’‹‘ǣ •‡ ƒ† — —‘‘ǡ ‡Ž …‘”•‘ †‡ŽŽƒ •—ƒ ˜‹–ƒǡ …ƒ’‹–ƒ
        un evento negativo, ciò è senz’altro da attribuirsi ad un peccato che
        egli ha commesso in passato…”.

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        Inoltre le due letture che vanno fatte direttamente nel testo ebraico
        •‘‘ —Ž–‡”‹‘”‹ ”‹•’‡––‘ ƒ “—‡ŽŽƒ …Š‡ ‡ơ‡––—ƒ ‹Ž  Šƒœƒ †‹  Šƒ„„ƒ–ǡ Žƒ
        quale lettura quindi non vale a far uscire d’obbligo dalla mitzvà in
        questione, anche se a posteriori vi sono dei Maestri che sostengono
        che la lettura del Chazan si conta nelle due letture settimanali e che
        quindi basta farne solamente una durante la settimana.
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