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Continua da pag. 30
    Solo Hashèm conosce la strada della vita ottimale, su misura
    e perfetta per ciascun individuo. Qualche volta, noi vediamo
    qual è lo scopo della nostra afflizione, qualche volta no. Quando
    non capiamo per quale motivo soffriamo, gli alti e bassi della
    vita possono rivelarsi delle insopportabili montagne russe; solo
    l’emunà può riportare la vita in equilibrio. “Sotto pressione”,
    o nel mezzo di una difficoltà, non riusciamo a vedere come la
    nostra attuale situazione sia in realtà per il nostro bene, ma
    con l’emunà, noi riusciamo invece a crederlo. La nostra fede ci
    concede la forza di resistere e di andare avanti dando il nostro
    meglio in qualsiasi circostanza ci troviamo.

    Continua da pag. 59

    A questo si riferiva il profeta dicendo: “ perche i Miei pensieri non

    sono i vostri pensieri e le vostre strade non sono le Mie strade”

    (Isaia 55,8) e poiché cosi è di fatto ne consegue che di fatto non

    abbiamo una forza di intelletto tale da farci comprendere come

64  mai Hashem sappia in anticipo ciò che sarà di ogni creatura
    quali saranno le azioni che saranno compiute. Possiamo tuttavia

    essere certi, senza ombra di dubbio, che le azioni dell’uomo sono

    una scelta autonoma dell’uomo e che Hashem non influisce

    nella scelta, ne decide che l’uomo debba comportarti in un dato

    modo. E questa certezza non ci deriva solo dalla fede, ma da

    evidenti prove della logica. Ed è per questo che nelle profezie

    (e nella Torà stessa) è detto che l’uomo viene giudicato per le

    azioni commesse e secondo la qualità delle sue azioni, buone o

    cattive che siano e questo è il principio fondamentale sul quale

    poggiano (la Torà e) tutte le profezie.

    Tratto da “Ritorno a Dio” ed. Giuntina
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