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Solo Hashèm conosce la strada della vita ottimale, su misura
e perfetta per ciascun individuo. Qualche volta, noi vediamo
qual è lo scopo della nostra afflizione, qualche volta no. Quando
non capiamo per quale motivo soffriamo, gli alti e bassi della
vita possono rivelarsi delle insopportabili montagne russe; solo
l’emunà può riportare la vita in equilibrio. “Sotto pressione”,
o nel mezzo di una difficoltà, non riusciamo a vedere come la
nostra attuale situazione sia in realtà per il nostro bene, ma
con l’emunà, noi riusciamo invece a crederlo. La nostra fede ci
concede la forza di resistere e di andare avanti dando il nostro
meglio in qualsiasi circostanza ci troviamo.
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A questo si riferiva il profeta dicendo: “ perche i Miei pensieri non
sono i vostri pensieri e le vostre strade non sono le Mie strade”
(Isaia 55,8) e poiché cosi è di fatto ne consegue che di fatto non
abbiamo una forza di intelletto tale da farci comprendere come
64 mai Hashem sappia in anticipo ciò che sarà di ogni creatura
quali saranno le azioni che saranno compiute. Possiamo tuttavia
essere certi, senza ombra di dubbio, che le azioni dell’uomo sono
una scelta autonoma dell’uomo e che Hashem non influisce
nella scelta, ne decide che l’uomo debba comportarti in un dato
modo. E questa certezza non ci deriva solo dalla fede, ma da
evidenti prove della logica. Ed è per questo che nelle profezie
(e nella Torà stessa) è detto che l’uomo viene giudicato per le
azioni commesse e secondo la qualità delle sue azioni, buone o
cattive che siano e questo è il principio fondamentale sul quale
poggiano (la Torà e) tutte le profezie.
Tratto da “Ritorno a Dio” ed. Giuntina