Page 32 - momentitamuz75
P. 32

1 luglio 2015

               Momenti di Musàr

           La rottura delle Tavole – 17 Tamuz
           Midrashim

MercoledìQuandoHashemdiedeletavoleaMoshè,questesi trasportavano
       da sé, ma quando Moshè scese, si avvicinò al campo e osservò
       il vitello fabbricato dal popolo, le lettere volarono via dalle
       tavole, che diventarono improvvisamente molto pesanti.
       Immediatamente, Moshè si adirò, e gettò le tavole dalle mani
       (Shemòt 32,19) (.Midràsh Tanchumà, parashà di Ki Tissà).
       Come si ruppero le tavole? Quando Moshè salì a prenderle e
       poi scese, era molto felice. Ma quando (vide che) Israele aveva
       peccato, disse: “Se consegno loro le tavole, saranno obbligati
       ad osservare mitzvòt vere e proprie e li renderò passibili della
       pena di morte, poiché in esse è scritto: «Non avrete altri dei»
       (Shemòt 20,3)”. Perciò, iniziò a tornare indietro; gli Anziani lo
       videro e lo inseguirono. Moshè tirava le tavole da una parte e
30 gli Anziani le tiravano dall’altra, ma Moshè era più forte dei
       settanta Anziani (messi insieme), come afferma il verso: «E a
       tutta la mano forte» (Devarìm 34, 12). Moshè guardò le tavole e
       vide che le lettere stavano volando via; allora, divennero molto
       pesanti, gli caddero dalle mani e si ruppero. Altri sostengono
       che non si ruppero finché Hashem non disse a Moshè «che tu
       hai rotto» (Shemòt 34,1), cioè “Che tu ti possa rafforzare per
       averle rotte!” (Yalkùt Shim’onì 393).
       A cosa si può paragonare? A un re che aveva sposato una donna
       e le aveva scritto una ketubbà- contratto di matrimonio che
       aveva consegnato a un assistente. In seguito, si erano diffuse
       voci false su di lei (sulla sua fedeltà). Che cosa fece l’assistente?
       Strappò la ketubbà, dicendo: “È meglio che venga giudicata
       come donna nubile che come donna sposata”. Questo fu ciò che
       fece anche Moshè, dicendo: “Se non rompo le tavole, Israele
       non sopravvivrà, come afferma il verso {Shemòt 22,19): Colui
       che fa offerte a falsi idoli verrà distrutto”. Che cosa fece? Le
       ruppe e disse a Dio: “Essi (Israele) non sapevano che cosa vi
       fosse scritto”.
       (tratto dal libro Sefer Atodàa tradotto da Morashà)
   27   28   29   30   31   32   33   34   35   36   37