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‫יג’ סיון תשע”ה‬

Momenti di Halakhà

Regole sullo studio della Torà                                                   29
-Bisognerà dividere in tre parti il tempo disponibile per lo studio,
nell’arco della giornata: se ne consacrerà un terzo per studiare la Torà         ‫יום ראשון‬
Scritta (Tanàh), un terzo per la Torà Orale (Mishnà e alachà pratica), e il
terzo rimanente per meditare e vedere come mettere in pratica ciò che si
è studiato attraverso lo studio del mussar – pensiero e morale; dato che
lo studio è finalizzato alla massa in pratica delle Mitzvot e dei Maasim
tovim. Ràbbì El’azàr ben ‘Azaryà diceva: “Chi ha una saggezza superiore
alle sue buone azioni a che cosa assomiglia? A un albero dai molti rami e
dalle radici scarse che, quando viene il vento, viene sradicato e rovesciato.
Colui invece le cui buone azioni superano la sua cultura, a cosa somiglia?
A un albero dai pochi rami e dalle grandi radici per cui, se anche tutti i
venti del mondo venissero a soffiarvi, non lo muoverebbero dal suo posto;
secondo quanto è detto: “E sarà come un albero piantato presso l’acqua,
che nella corrente stende le sue radici e non soffre quando viene il caldo e
la sua foglia sarà fresca; nell’anno di carestia non si seccherà né cesserà di
produrre i frutti” (Yirmiyà 17, 8).
Esempio pratico: Se si esercita una professione nella quale si lavora 6 ore
al giorno e ci si occupa della Torà durante 3 ore: di queste 3 ore, se ne
consacreranno 1 allo studio della Torà Scritta, 1 o 1 e mezza allo studio della
Torà Orale mishnà e alachà pratica e mezz’ora per lo studio del mussar –
morale ed ebraismo. Durante il tempo del mussar, ci si concentrerà ad
una riflessione su ciò che si è studiato al fine di metterne in pratica nella
vita quotidiana gli insegnamenti appresi. Fanno parte della Torà Scritta
anche i libri dei Profeti e degli Agiografi. La torà orale si intende mishnà
talmud e la alachà.
Questo programma si applica alla prima fase degli studi: infatti, appena si
aumenterà la propria conoscenza in questi argomenti, si potranno fissare
dei momenti per lo studio della Legge Orale approfondita come lo studio
del Talmud e le sue spiegazioni, per non dimenticare alcun dettaglio delle
prescrizioni della Torà, e ci si dedicherà da allora esclusivamente allo
studio della Ghemarà e dell’alachà approfondita durante tutta la propria
vita, secondo le proprie facoltà e possibilità, chiaramente accompagnato
dallo studio del mussar. È bene sottolineare, che chi dedica una sola ora o
meno allo studio della Torà, non la impegni per studiare il Talmud o altri
studi approfonditi, bensì è sicuramente più appropriato che si istruisca
sulla alachà pratica per conoscere come compiere le mizwot a cui siamo
obbligati e non violare gravi divieti come lo Shabbat, la Kasherut ecc. E
per di più, è molto consigliabile investire un tempo allo studio del mussar
e ai principi dell’ebraismo pratici, per rafforzare l’emunà pratica, il timore
di D. e l’affinamento delle proprie virtù, essenza della nostra yaadut.
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